Tutto sulla Nike di Samotracia

“La gioconda dell’epoca antica” così fu definita la Nike di Samotracia, statua senza testa e braccia, inno alla bellezza imperfetta. La sua origine risale al mito greco che la vede figlia del titano Pallante e di Stige, protagonista della guerra tra gli dei e i titani, si narra, infatti, che tutti gli dei furono chiamati da Zeus sul monte allo scoppio della lotta. Promise loro che chi avesse combattuto al suo fianco avrebbe mantenuto l’onore e i poteri e che le divinità che sotto Crono ne erano prive avrebbero acquisito tali prerogative. I primi ad accorrere furono Stige e i suoi figli, quest’ultimi ricompensati con la volontà del padre degli dei di trasferirli sull’Olimpo per vivere al suo fianco. La parola Nike, in greco significa “vittoria” per questo motivo la sua figura era strettamente legata alla dea Atena, spesso rappresentata sul palmo della sua mano. Celebre è la statua interamente ricoperta d’oro di Atena Parthenos ad opera dello scultore Fidia, purtroppo andata persa nel corso dei secoli. La Nike nell’iconografia classica era spesso raffigurata come una giovane donna dai capelli ricci e scuri, molte volte intrecciati o sciolti sulle spalle, con grandi ali aperte. proprie a rappresentare la vittoria sul male, premiare i condottieri, le vittorie sia sportive che artistiche con una corona d’alloro, una palma, nastri.

Nike offre un nastro a un giovane

La statua della Nike di samotracia è conservata al museo del Louvre, rinvenuta il 15 aprile del 1867 dall’archeologo Charles Champoiseau, accoglie il visitatore con la sua leggiadra e potente carica emotiva, il pregiato marmo pario illumina l’atrio.

La dea con le ali spiegate al vento impetuoso che le muove le vesti, pronta a sfidare il beccheggiare delle onde con il piede destro in avanti, la polena della nave baluardo dei marinai. La statua fu costruita dallo scultore ellenistico Pitocrito in occasione della vittoria dell’esercito di Rodi che sconfisse la potenza di fuoco del re siriano Antioco III . In seguito sparì per diversi secoli per poi essere ritrovata dai francesi che la portarono a Parigi ricostruendola e spostandola una sola volta per difenderla dall’attacco dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Recentemente è stata restaurata e collocata definitivamente all’entrata del museo.

Nike di Samotracia Pittocrito

La Nike continua il suo volo anche ai giorni nostri, come noto marchio di una ditta sportiva, quella “virgola” bianca dinamica che campeggia nei cartelloni pubblicitari ci ricorda l’eterno legame con una cultura antica che insegnò la democrazia al mondo moderno. Se ti è piaciuto questo articolo ti ivito a visitare il mio blog www.colorechepassione.blogspot.com

NON PERDERTI I PROSSIMI ARTICOLI!

Ogni domenica ti invieremo gli articoli migliori della settimana, avrai accesso ai nuovi articoli prima degli altri e riceverai film e documentari a tema arte consigliati!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *