Yves Klein: tutto sull’artista

Panoramica su Yves Klein

Il colore è una vibrazione dello spettro visivo, emozione immateriale che suscita negli artisti ispirazione. In taluni casi influenza tutta una vita come ad esempio il pittore Yves Klein, artista francese nato a Nizza nel 1928, da una famiglia culturalmente attiva, per questo il giovane inizia a studiare presso l’Ecole Nationale de la Marine Marchande ed in seguito a l’Ecole Nationale de Language Orientales. Rimasto affascinato dalla cultura orientale pratica judo fino a diventare cintura nera quarto dan. Grazie ai suoi studi che lo porteranno a viaggiare in Giappone, Spagna, Inghilterra ed in Italia, inizia la sua fulminante carriera artistica. Lo si può certamente definire il precursore della Body Art e del Nuovo Realismo con uno sguardo all’arte concettuale.

Yves Klein

I monocromi di Yves Klein

I monocromi furono una delle prime opere realizzate dall’artista, con il rullo poiché ritenuto meno espressivo e personale, esposte per la prima volta il 15 ottobre 1955 presso il Club des Solitaires. Nel corso della carriera il pittore ne fu letteralmente ossessionato. Voleva rappresentare o meglio rendere “vivo” un’essere indipendente il colore, dapprima con varie tonalità per poi concentrarsi sul suo vero amore ossia il blu.

Yves Klein

l’International Klein Blue

La mente creativa dell’artista, sempre in continuo fermento, si espresse concretamente con la più perfetta espressione del colore, il blu. Nel 1956 creò e brevettò l’International Klein Blue. Con l’aiuto del chimico Edouard Adam perfezionarono un legante per fissare il colore blu e renderlo così puro, senza accezioni di influenze cromatiche. Ne seguì una mostra alla Galleria Apollinaire di Milano intitolata: Proposte monocrome: epoca blu. Il suo amico artista Lucio Fontana acquistò una delle sedici opere. Il blu Klein brevettato nel 1960 è ancora oggi utilizzato.

Yves Klein

Antropometria di Yves Klein

La serie di opere intitolate: Antropometria, furono realizzate a partire dal 1960. L’artista cospargeva il corpo delle modelle di colore e di seguito dovevano interagire con il supporto scelto, molto spesso delle tele. Una tecnica o meglio un pensiero avanguardista per il momento perchè precursore della body art, Il termine stesso antropometrie è l’unione di due parole greche: uomo e misura.

Yves Klein

Yves Klein e il vuoto

Yves Klein, seguiva la filosofia zen ed era affascinato dal Vuoto. Inteso come spazio assoluto di benessere e congiunzione con la profondità dell’anima, vendette ai suoi acquirenti il vuoto facendosi pagare con il materiale più puro, ovvero l’oro. Gettato poi nella Senna per riequilibrare il mondo. L’artista voleva voleva che lo spettatore si concentrasse sul senso che un oggetto poteva rappresentare. Si concentrava solo sull’essenza tralasciando l’apparenza.

Yves Klein

“Il salto nel vuoto”

La foto intitolata “Il salto nel vuoto”, rappresenta l’artista nel momento di gettarsi nel vuoto, ovviamente si tratta di un fotomontaggio. I suoi assistenti erano posizionati sotto di lui con telo! Una performances che fu pubblicata come copertina di una nota rivista. Di li a poco Klein morì a soli 34 anni per un infarto del miocardio, senza purtroppo riuscire a vedere la nascita del figlio che seguì le sue orme diventando scultore.

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