Arte e grafica: ecco la storia di questi famosi loghi

La parola logo, secondo il vocabolario garzanti significa scritta o simbolo grafico (o l’insieme di entrambi) che identifica un prodotto, un’azienda, un’associazione ecc. I primissimi ritrovamenti risalgono all’antica Grecia quando i re facevano imprimere la loro immagine sulle monete, nello scorrere della storia gli imperatori romani sceglievano un’ effige particolare per imprimerlo poi sulle merci trasportate, in caso di furti o naufragi si poteva risalire facilmente al proprietario, in tanti ritrovamenti archeologici si è potuto comprendere tantissime informazioni. In alcune parti del mondo come ad esempio: l’Uzbekistan, ancora oggi si usa imprimere sul pane, usando dei torchi manuali dei simboli atti a contraddistinguere le quantità per una famiglia specifica. Un logo visivamente valido dev’essere semplice, facilmente comprensibile ed esprimere un concetto aziendale..

Lo sanno bene alcune multinazionali famose a livello mondiale grazie anche al proprio logo come la bevanda gassata più famosa, la Coca cola. Nel 1887 il contabile Frank Mason Robinson inventò il primo logo usando il font “Spencerian Script” molto di moda all’epoca poichè ricalcava lo stile grafico delle lettere.Nel corso del tempo il logo subì vari cambiamenti ,nel 1969 comparve per la prima volta, il famoso “Dynamic Ribbon”(nastro bianco) che sarà fondamentale per caratterizzare il brand rispetto alle aziende concorrenti.

Nel 2003 il Dynamic Ribbon venne reso ancor più particolare grazie all’inserimento di un tocco di colore giallo e di alcune bollicine galleggianti. Nel 2007 il design del logo torna ad essere semplice ed essenziale ovvero la sola presenza della scritta “Coca Cola” e del nastro bianco. Una notizia curiosa riguarda la nascita della bibita ovvero nel 1886 il farmacista statunitense John Pemberton mise in commercio una bevanda composta da estratti di foglie di coca e di noce di cola (una pianta di origine africana) da cui ne derivò il nome.Questo composto, da degustare allungato con acqua, veniva consigliato per calmare i nervi, curare il mal di testa e combattere la stanchezza!

logo Chanel


Un logo puà essere indossato? Certamente! il mondo della moda ha fatto di questo uno stile di vita, basti pensare ad un logo famosissimo che richiama alla memoria atmosfere sofisticate e haute couture: Chanel. Un’immagine semplice ed essenziale, due c intrecciate come richiamo ai petali di camelie. Fu la stessa Gabrielle Bonheur Chanel a volerlo, in arte Coco.

Soprannome utilizzato quando cantava nei locali per mantenersi durante la guerra, prima di approdare a Parigi e creare capellini. Con l’avvento della medesima rivoluzionò le forme degli abiti, tolse i corsetti, le crinoline, gli orpelli tutto a favore della semplicità. A lei si devono le famose magliette a righe dette “marinière”. Apri a Parigi il suo atelier e le dame dell’alta società facevano a gara per assistere alle sfilate, per questo le occorreva un logo e scelse le iconiche c, sfondo bianco simbolo di apertura e le linee nere sibolo di eccellenza. Uno stile minimal che rispecchiava la sua idea di vita, precorrendo i tempi del grafic design.

logo Ferrari


Un logo famoso che idenfica il nostro paese nel mondo è legato alla macchina da corsa più famosa e desiderata di tutti i tempi, simbolo di lusso, velocità e potere: la Ferrari. Non tutti sanno che la sua nascita è legata ad un aviatore Francesco Baracca che dipinse sulla carlinga del suo aereo da combattimento un cavallino in onore della sua famiglia che possedeva allevamenti di cavalli. Dopo innumerevoli scontri e diverse medaglie al valore, nel 1918 morì in guerra. Qualche anno dopo, Enzo Ferrari vinse una gara pilotando la sua macchina da corsa nel “circuito del Savio” a Ravenna , qui conobbe i genitoti dell’aviatore, i conti Baracca. Tale fu l’entusiasmo per l’ardimentosa impresa, affrontata con coraggio ed intraprendenza, portandolo alla vittoria che la madre decise di affidare il simbolo del cavallino ad Enzo ferrari. in duplice veste, la prima come portafortuna e la seconda più importante in memoria del figlio. In origine il cavallino era di colore nero, Ferrari aggiunse lo sfondo giallo in onore della città di Modena. Un logo che parla di amor patrio e dei veri valori della famiglia italiana.

loghi Nintendo


L’evoluzione della grafica al giorno d’oggi compie passi da gigante correndo a ritmi incredibili ma paradossalmente i videogiochi più famosi nascono a Kyoto, in Giappone nel 1889. La casa di produzione si chiamava Nintendo e produsse delle carte per un gioco da tavolo :le Hanafuda ad opera del maestro Fusajiro Yamauchi. In seguito nei primi anni del secolo scorso giunsero nel vecchio continente ottenendo un grande successo. Il logo dell’epoca era un ideogramma della ditta che si trasformò negli anni 50′ in un seme delle carte, una picca nera, per facilitare la comprensione dei loro prodotti, carte da gioco dei personaggi Disney. L’interesse per questo tipo di intrattenimento non smise ma anzi aumentò sempre più tant’è che nel 1970 l’azienda divenne Nintendo Co. Ltd. Lanciando tutta una serie di innovazioni che si ritrova ancora oggi, conosciute da tutto il pubblico più o meno giovane. Ricordo i pokemon ma anche il simpaticissimo idraulico super Mario bros. Per tale motivazione l’immagine del logo è stata modificata, una scritta rossa su campo bianco in onore dei colori della bandiera nipponica.
Tiziana Gissi

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