Sabrina Pugliese: Intervista

Presentati in breve raccontando di te, da dove vieni e la tua infanzia.

Sono nata e cresciuta sul mare, in provincia di Matera e questa presenza costante
dell’acqua nella mia vita ha fortemente influenzato la mia pittura. Già da piccola
disegnavo e coloravo tutti i giorni, in tutti i modi possibile, tuttavia, non ho potuto
frequentare il liceo artistico e ho dovuto riporre il sogno della pittura in un cassetto ben
nascosto fino al conseguimento della laurea quando ho iniziato a dipingere da
autodidatta senza freni e senza remore.

Come ti sei approcciata al mondo dell’arte?

Ho vissuto diversi anni al nord Italia, tra Friuli Venezia Giulia e Piemonte per motivi
lavorativi e così ho avvertito una forte nostalgia per la mia terra, la Basilicata. Infatti, i
primi dipinti ritraevano scorci significativi dell’entroterra o tramonti sul mare della
costa jonica. Tuttavia, ad un certo punto, ho avvertito la forte esigenza di allontanarmi
dal reale per creare un mio stile personale. La prima vera occasione per dar voce alla
mia vena artistica si è presentata nel 2017 durante il Premio Heraclea che si svolge a
Policoro ogni anno per premiare personalità lucane che si sono distinte per particolari
meriti. Durante la manifestazione ho allestito la mia prima mostra personale.

Parla del tuo stile

Recensione critica della dott.ssa Maria De Lorenzo:


“Gli ambienti, nei suoi dipinti, si colorano di tinte pure e delicatamente sfumate, mentre
la pennellata si presenta densa e corposa, a tratti “scivolata”. Approda, nei suoi ultimi
lavori, all’arte fluida, dove il mare e l’essenza di pace che ella dipinge con tocchi di
pennello corposi e ruvidi, rendono le onde marine vive e tattili, donando quell’idea di
perenne movimento che tanto è cara alla giovane artista lucana”.
Ormai definirei il mio stile surreale perché, pur partendo dal reale, la pennellata intende
raffigurare sensazioni, visioni e metafore dello smarrimento dell’uomo moderno.

Quali sono gli artisti che più ti piacciono e hanno influenzato la tua pittura?

Nella prima fase di formazione sicuramente hanno occupato un ruolo significativo
artisti della storia dell’arte come Van Gogh e Gauguin. Infatti, non a caso, i miei primi
dipinti presentano pennellate materiche, corpose e vivaci. Invece, nella mia recente
produzione artistica si nota l’influenza di pittori di rilievo come Giulio Orioli e Nino
Oriolo con cui ho partecipato più volte a mostre collettive. Mi affascina molto anche il
mondo fiabesco ed incantato dell’artista materano Pino Oliva.

Quali sono le tue opere che ritieni più belle e significative?

Ritengo particolarmente significative le mie due ultime opere ad olio, 100×70 cm,
poiché rappresentano la sintesi della mia ricerca artistica che si concentra sul tema dello
scioglimento dei ghiacciai con una scelta ben selezionata di colori, ossia, le sfumature​
del blu e del rosa. I titoli, appunto, sono “Climate change” e “La solitudine di due
ghiacciai”.

Quali aspettative hai per il futuro della tua carriera da artista?

Anche se le mie opere sono già esposte presso la galleria Wallector di Roma e MDL di
Policoro (MT), spero di poter collaborare con altri galleristi in Italia. Mi piacerebbe
lavorare anche fianco a fianco con le principali associazioni ambientaliste come Lega
Ambiente poiché sono convinta che il potere dell’immagine possa fortemente
sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani.


Sito web: sabrinapuglieseart.com
E-mail: info@sabrinapuglieseart.com
Instagram: sabrina_pugliese_art_paintings

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