Chi è Barbara Kruger? Tutto sull’artista


Breve biografia di Barbara Kruger
Ci sono artisti che nella scena mondiale dell’arte contemporanea hanno una rilevanza notevole per la capacità di colpire il pubblico con opere dal messaggio immediato. Barbara Kruger, ne è un chiaro esempio, attivista per i diritti civili delle donne, contro il razzismo, il consumismo, la lotta di classe politica. Questa artista di origine statunitense , classe 1945, studia presso la Syracuse University per proseguire con la sua formazione presso la Parsons School of Design di New York City. Di seguito ricoprirà il ruolo di capo designer per la rivista Mademoiselle, per poi passare a art director, grafic designer tutto questo sarà decisivo per la sua formazione artistica come da lei più volte affermato. Di fatti le sue opere occhieggiano al mondo della pubblicità per gusto e cifra stilistica. Pubblicando libri, video, sempre legati al mondo del sociale. Come ad esempio riicoprire i muri di New York con opere contro la violenza. Il New York Time , nel 2020, la inseri nella classifica dei 5 migliori e influenti personaggi dell’anno.


“Your body is a battleground”
La sua opera iconica si intitola: “Your body is a battleground” ovvero: il tuo corpo è un campo di battaglia, (1989), realizzata in sostegno della marcia delle donne su Washington a favore della legge sull’aborto. La modella ritratta ha il viso diviso sia in “positivo” che in “negativo” attira, per il suo aspetto grafico pubblicitario con scritta rossa. Tutto ciò mette in discussione l’oggettivazione delle donne e la considerazione che la società ne aveva fino a quel momento.


“Super rich ultra gorgeus forever young”
L’opera intitolata: “Super rich ultra gorgeus forever young” del 1997 la Kruger punta l’attenzione sul viso di una modella ricoperta di oggetti per lo più inutili che indicano la corsa all’apparire, all’omologazione della massa. Lo stile grafico è il suo distintivo in bianco e nero con la consueta scritta rossa. All’ apparenza può sembrare un semplice cartellone pubblicitario ma sprona lo spettatore alla riflessione.


“I shop therefore i am” – Barbara Kruger
Riflessione sul consumismo ripresa nell’opera: “I shop therefore i am”. Compro quindi sono. Una citazione cartesiana “cogito ergo sum” la mano si protende ad afferrare la materia ma a cosa serve la brama di possedere un oggetto, in realtà cosa nasconde l’animo del compratore compulsivo? Il vuoto della società odierna.


“You imvested in the divinity of the masterpiece”
Nell’opera intitolata: “You imvested in the divinity of the masterpiece” che riproduce il celeberrimo dettaglio dell’affresco della cappella Sistina di Michelangelo, ovvero adamo che protende il dito verso dio, pone l’attenzione sull’importanza della religione non solo nella vita quotidiana ma anche nell’arte.


“We don’t need another hero”
Il manifesto: “We don’t need another hero”, ovvero non abbiamo bisogno di altri eroi, si nota una bambina che punta il dito sul muscolo del bambino, un messaggio di indipendenza femminile. Le bambine devono crescere con la consapevolezza che la loro vita può e deve andare avanti senza la supremazia maschile, non a caso lo stile è anni 50.


“Not stupid enough” – Barbara Kruger
In “Not stupid enough” il viso dell’attrice Marilyn Monroe è in primissimo piano, con tante scritte appunto non abbastanza stupida, intelligente, brava, una denuncia contro lo stereotipo femminile voluto dalla società fino a quel momento. Barbara Kruger, si muove da sempre e per sempre in nome della lotta per la parità dei diritti delle donne.


L’anno scorso, L’artista ha partecipato alla Biennale di Venezia, con un’opera immersiva. Il visitatore si trovava, letteralmente, dentro l’opera, vivendone appieno il messaggio. L’arte è contemporaneità, è innovazione per esprimere i propri sentimenti. Se ti è piaciuto questo articolo ti aspetto sul mio blog www.colorechepassione.blogspot.com