DREAMARS – la mostra d’arte in grado di far sognare ad occhi aperti

Si può sognare ad occhi aperti?

Realizzare un sogno è il desiderio di tutti. La nostra vita è piena di sogni ma non tutti diventano realtà perché i sogni della notte svaniscono con le prime luci dell’alba e al risveglio non ci resta più nulla. Eppure i sogni sono la prima immagine della giornata: sono curiosi, a volte strani, a volte sono incubi da dimenticare senza pensarci due volte. Davanti alle discriminazioni e alle ingiustizie, viene normale sognare un mondo migliore con più pace e meno guerre. “DREAMARS”, la mostra d’arte in grado di far sognare ad occhi aperti, farà riflettere il visitatore su argomenti oggi attuali in ogni nazione come la lotta alle discriminazioni, la parità di genere e l’inclusione sociale. Gli artisti “sognatori”, provenienti da 13 paesi diversi, si cimentano su tematiche fondamentali per sperare in un futuro migliore dove amore, pace, libertà e uguaglianza siano i protagonisti indiscussi della scena quotidiana. 

Quali sogni in “DREAMARS”?

MAD “La Fleur du Mal”

Scene forti da “pugni nello stomaco”, scene che fanno distogliere lo sguardo per la loro crudeltà ma scene che fanno profondamente riflettere sul nostro mondo a volte pieno di stereotipi ingannevoli. È il caso dell’opera di MAD in “La Fleur du Mal” dove una giovane donna viene ritratta in cucina mentre affetta il proprio cuore. Un’immagine forte che colpisce l’osservatore: una ferita sul petto…un cuore…il suo cuore…un tagliere…  La donna casalinga è uno stereotipo ancora difficile da sradicare. È l’emblema della rigidità di un ruolo conservatore che crea un’immagine edulcorata ma ormai falsa nella odierna realtà sociale. Tutto parte da una macchia di colore che irrompe nel bianco-nero del vestito della donna per lasciare libero sfogo alla fantasia e all’istinto materno femminile sempre pronto a donare tutto se stesso agli altri. 

“Fantasia di Solitario”-Ziyi Zhao

Sognare ad occhi aperti, persi nella realtà futura…uno sguardo che sembra non avere confini… Occhi sgranati alla ricerca di un mondo ideale che forse non esiste nella realtà ma che può stare nella mente di tutti. Su una parete gialla, si staglia una figura scura, elegante, dal collo lungo e con due grandi occhi neri; alle sue spalle, tre macchie di colore si sciolgono forse proprio come i sogni che abitano la mente di quella donna. “Fantasia di Solitario”, l’opera di Ziyi Zhao è l’immagine di una donna sognatrice che nella sua solitudine evade dalla realtà quotidiana per tuffarsi in un mondo irreale dove c’è posto solo per la fantasia

Gloria Rowan “Hummingbird”

Tre donne…tre volti…occhi che ti guardano…occhi che cercano altrove…bocche aperte… La testa: da lì tutto inizia…pensieri…azioni…sogni…desideri. Equilibri difficili da mantenere tra il desiderio di evadere e la realtà che non dà scampo al sogno. Dalla mente nascono le parole sussurrate al mondo… le urla di disperazione… Oppure i pensieri silenziosi che cambiano le sorti di una vita, di una famiglia o del mondo intero. Così Gloria Rowan ha voluto riprodurre sulla tela i suoi sogni realizzando “Hummingbird”. 

Valentina Bianco “Le ali della speranza”

“La speranza è l’ultima a morire”, come recita un antico detto.

La speranza è ciò che ci permette di andare avanti, è ciò che ci consente di superare un momento difficile, è una luce nel buio….

Valentina Bianco, nella sua opera,  “Le ali della speranza” ha interpretato perfettamente questi sentimenti. Un uccellino, legato ad una catena, tenta di liberarsi e una donna, con il volto rappresentato solo a metà, sogna un futuro di mille colori.

Interessante è anche il gioco simbolico di colori: il giallo dell’uccellino, simbolo di gioia, e il verde della donna, simbolo di speranza. Il giallo ci porta alla mente la luce e di conseguenza la gioia di vivere, la bellezza dell’esprimersi. Abbinato al giallo c’è il verde, il colore della speranza, il colore del cambiamento, il colore del rischio poiché cambiare vuol dire rimettersi in gioco, lanciarsi in una nuova avventura che porta con sé incognite. Ecco tutto ciò rappresentato in quest’opera dove nulla è lasciato al caso ma tutto porta a sperare, come solo una donna sa fare, una speranza di mille colori che da immaginazione vuole diventare realtà. 

Questi e tanti altri lavori sono in mostra dal 15 al 30 settembre  alla galleria HUB/ART in via Privata Passo Pordoi 7/3, a Milano. L’iniziativa è patrocinata dal Municipio 5 ed è curata da Eva Amos e dal critico d’arte Luca Siniscalco. L’apertura della mostra avverrà giovedì 15 settembre dalle 17 alle 20.30. Saranno presenti anche le ballerine del Centro Studio Danza “L’Etoile” che, sotto la direzione della coreografa Ilaria Chinello, aiuteranno lo spettatore ad immergersi nell’atmosfera “sognante” della mostra. 

Opening: giovedì 15 settembre dalle ore 17 alle 20.30

Orari: lunedì-venerdì ore 10-12.30 e 14-18

Articolo di Canti Franca

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