La Vetrata di Santagata – Casa del Mutilato di Guerra di Genova (Sede ANMIG) – inBREVE
“Parte del gruppo di opere ospitate in Casa del Mutilato di Guerra di Genova, che comprende — tra le altre — pregevolissime realizzazioni di celebri scultori quali Eugenio Baroni (1880-1935) e Augusto Rivalta (1837-1925), la Vetrata di Antonio Giuseppe Santagata è forse la più sensibile rappresentazione del sacrificio presente in questa sede. Intravedibile anche da distante, occupando lo spicchio centrale della monumentale facciata dell’edificio progettato dall’architetto razionalista Eugenio Fuselli (1903-2003), questa tragica raffigurazione di morte in battaglia trova però la sua massima drammaticità solo se osservata da pochi passi. Coinvolgendo due piani della struttura, rispettivamente il primo e il secondo, un incontro ravvicinato con l’imponente scena è fortunatamente reso possibile attraverso lo scalone della Casa . A caratterizzare l’esperienza è senz’altro il moto ascensionale, che riguarda sia il visitatore (o la visitatrice) — costretti alla salita per godere dell’immagine nella sua interezza — sia un soggetto artistico, che è ritratto nell’istante esatto in cui viene portato in gloria. Un angelo infatti, serio in volto ma delicato nel suo abbraccio, trasporta verso la gloria eterna un militare colpito mortalmente; solo per questo costretto ad abbandonare i propri compagni di trincea (osservabili nella parte inferiore di vetrata). Delicatezza e dolore sono del resto elementi facilmente riscontrabili nella produzione di questo pittore e scultore ligure, che anche in opere distanti dalla tematica bellica non manca di analizzare attraverso una fisicità che molta fortuna gli concesse nella prima metà dello scorso secolo.”

