Museo del 900′ di Milano – Curiosità e opere da non perdere
“Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio/villeggiatura. Mi riposo in Piazza/del Duomo. Invece di stelle/ogni sera si accendono parole.Nulla riposa della vita come/la vita.”Così vedeva Milano Umberto Saba e oggi ci addentriamo insieme in quelle pietre, quelle di piazza Duomo e più precisamente nel marmo di candoglia del Palazzo dell’Arengario, sede del Museo del Novecento


Il palazzo
Mai scelta fu più azzeccata, per il Museo che celebra l’arte del Novecento non si poteva che scegliere un capolavoro architettonico di quell’epoca. Siamo proprio di fianco al Duomo di Milano e qui sorge il Palazzo dell’Arengario progettato da quattro importanti architetti Portaluppi, Muzio, Galmanini, Magistretti e Griffini ed edificato fra il 1936 ed il 1956. Splendidi i bassorilievi in facciata del grande scultore trevigiano ma naturalizzato meneghino Arturo Martini che raccontano la storia del capoluogo lombardo.
Il museo
Il museo del Novecento è stato inaugurato il sei dicembre 2010, la progettazione e ristrutturazione dell’edificio è stata affidata al gruppo Rota. Sicuramente il primo elemento che ci colpisce entrando è la grande scala elicoidale che ci porta alla collezione permanente: quasi un omaggio alle strutture organiche pensate da Wright, una passeggiata che ci porta al primo grande capolavoro esposto in questo museo: “Il quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Il quarto stato
La sua esecuzione, fra il 1898 e il 1901 lo pone esattamente come perfetta cerniera fra l’Ottocento ed il “secolo beve”. Il grande capolavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo era conservato, fino al 2010, alla Galleria d’arte moderna di Milano e oggi accoglie tutti i visitatori del museo. Con la sua mole e la sua forza simbolica rappresenta il miglior modo per entrare nello spirito del Novecento. Alla base del grande scalone di ingresso troviamo anche “I bagni misteriosi” le sculture originali
progettata da Giorgio de Chirico per la fontana della Triennale di Milano.


I capolavori
Difficile operare una scelta fra i tanti capolavori esposti; possiamo citare a scopo esemplificativo le opere di Picasso, Paul Klee, Modigliani, Mondrian e tantissimi altri maestri della contemporaneità. Un particolare spazio è dato al Futurismo, nato proprio a Milano. In questa sezione potrete ammirare opere di Sironi, Carrà, Balla, Severini e soprattutto i capolavori di Boccioni. Soffermatevi sulla bellissima prima versione del trittico degli “Stati d’animo” del 1910, e poi sulla celeberrima fusione in bronzo delle “Forme uniche della continuità nello spazio”, scultura inno al movimento e alla dinamica cantate dal Futurismo: opera che ogni giorno possiamo vedere riprodotta sulla moneta italiana da venti centesimi.


Una vista speciale sul Duomo di Milano
Se resterete sicuramente colpiti dalle stupende opere esposte non potrete fare a meno di soffermarvi con uguale ammirazione a guardare Milano da un punto di vista privilegiato. Nella Sala Fontana, vi troverete letteralmente avvolti dai capolavori di Lucio Fontana, il tetto stesso è una sua creazione, e in più potrete ammirare lo spettacolo umano ed architettonico della sempre caotica ed affascinante piazza Duomo.
Prima di uscire vi consigliamo di perdervi nelle tante sale e cercare una delle opere più iconiche del Novecento, il barattolo con la “Merda d’artista” che Piero Manzoni realizzò nel 1961.
Voi avete già visitato questo stupefacente museo? Scrivetelo nei commenti!
Articolo di Giorgio Panigati – Instagram: Lessisabore80