Intervista all’artista Irma
come ti sei approcciata al mondo dell’arte?
Ho iniziato da autodidatta nel periodo della pandemia. Per tutta la vita avevo svolto lavori a contatto con gli altri. Sono stata una giornalista televisiva e un organizzatrice di eventi e matrimoni, perciò erano stati sempre gli altri a parlare . Trasferitami dalla Sardegna in provincia di Varese, nell’ isolamento ho dovuto fare i conti con me stessa e con i traumi subiti. La pittura è stato il modo di esprimere me stessa e di estendere il mio interesse al mondo femminile .
Parla del tuo stile
Ho iniziato a dipingere su ciò che avevo a disposizione: cartoncino e acrilici. oggi la mia Tecnica è mista e continuo a sperimentare supporti e tecniche come legno, poliplat, plastica e vetro. La mia arte è stata definita concettuale, gestuale, astratto figurativa ed è sempre in evoluzione
Quali sono gli artisti che più ti piacciono e hanno influenzato la tua pittura?
Adoro diversi pittori tra cui Vincent Van Gogh. Frida Khalo, Picasso e amo la pittura tribale ed etnica ma la mia arte è del tutto spontanea e come detto sono un autodidatta .
Quali sono le tue opere che ritieni più belle e significative?
“Ossessione”, “Bambola”, “Escort” perché rappresentano la mia fase di esternazione dei miei traumi e hanno ottenuto dei riconoscimenti.
“Le donne giraffa”, “la regina dei giganti”, “la scelta” perchè si occupano di tematiche che mi stanno a cuore e sono ricche di simbolismi
“Le due amiche”, “sorellanza”, “mondi” perchè sono quadri finalmente positivi e ricchi di energia di vita
Quale aspettative hai per il futuro della tua carriera da artista?
Vorrei esporre in importanti gallerie in Italia e all’ estero ed esprimere i concetti che mi stanno a cuore . Credo nel valore terapeutico dell’arte. Con la mia arte intendo denunciare, parlare e curare. Vorrei vincere premi che mi consentano di continuare ad investire nella mia sperimentazione.
Finalmente sono pronta a lasciare andare e vendere le mie opere .
Alcune opere











