I segreti nelle opere di Leonardo

Segreti nascosti dietro le opere di Leonardo

I segreti nelle opere di Leonardo: Leonardo, nato a Vinci nel 1452, è vissuto nel periodo delle grandi scoperte scientifiche e artistiche in Italia e in tutti i paesi europei occidentali ed indicato come “Rinascimento”.

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In questo periodo abbiamo una sostanziale rivalutazione dell’essere umano che, in totale contrasto con il pensiero medioevale, viene ora considerato il cardine dell’Universo.

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E in quel periodo storico l’obiettivo degli artisti era quello di riportare alla luce i valori e le tradizioni classiche derivanti dall’Antica Grecia e dall’Antica Roma. Leonardo è stato il massimo esponente del “Rinascimento italiano” ponendolo sempre al centro di ogni ispirazione artistica e scientifica.

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Un artista affascinante che si divertiva a nascondere messaggi segreti all’interno delle sue opere pittoriche. Infatti ancora oggi Leonardo è uno degli artisti più studiato per il suo strano modo di comunicare.

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Dettaglio della Gioconda

Il sorriso: reale o finto?

I segreti nelle opere di Leonardo: I sorrisi dipinti sui volti ritratti da Leonardo, suscitano sempre molto interesse e sollevano numerosi dubbi. A tal proposito balza subito alla mente il sorriso della Gioconda: un sorriso così piacevole e così divino, tanto umano quanto vivo che nasconde in sé molti misteri.

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E’ un sorriso espressione di felicità o è un sorriso finto? Guardando attentamente il sorriso della Monna Lisa, ci si accorge che è asimmetrico e molte sono state le ipotesi sviluppate su questo particolare: dalla mancanza di un dente alle conseguenze di una paresi al volto oppure è forse una donna che ha appena avuto un figlio, si gira verso di noi e sorride leggermente.

Ricostruzione 3D della posa della Gioconda

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Ma per alcuni neuroscienziati italiani, si tratterebbe di un sorriso “finto” perché i sorrisi spontanei sono simmetrici, mentre quelli forzati no. Inoltre Leonardo era un grande conoscitore del corpo umano e difficilmente avrebbe commesso errori nel dipingere un volto: sapeva molto bene che, ridendo, l’incurvatura delle labbra e le pieghe vicino agli occhi sono simmetriche.

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Anche nell’opera “Sant’Anna, la Vergine e il Bambino”, Leonardo ha posto sul volto di Sant’Anna quel sorriso intrigante che attira lo sguardo dell’osservatore.

Santa Anna e Maria
Dettaglio del sorriso

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Poiché su tutti i volti femminili compare un sorriso pieno di ironia si ipotizza che tutto ciò non sia nient’altro che un artificio pittorico inventato da Leonardo per avvolgere nel mistero tutte le sue opere creando sempre un’immagine enigmatica.

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Dettaglio

Uno sguardo che mi guarda

I segreti nelle opere di Leonardo: Gli sguardi “leonardeschi” incarnano e sintetizzano la complessa personalità dell’essere umano. Sono volti profondi e sfumati nello stesso tempo, capaci di dissolvere i contorni per mischiarsi all’ambiente che li circonda.

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Le tre Vergini – Vergine delle Rocce
Dettaglio dell’angelo

Lo sguardo dell’angelo nella “Vergine delle rocce” crea una circolarità perché con un occhio rimane fisso verso l’osservatore e con l’altro continua a seguire chi lo guarda.

“Vergine delle rocce”

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Così succede nello sguardo di San Giovanni Battista, nell’omonima opera, e la stessa cosa si ripropone nella Gioconda: uno sguardo perso nel vuoto che pare seguire chiunque la guardi.

San Giovanni Battista (quadro di Leonardo da Vinci)
“San Giovanni Battista”

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Un volto sensuale, magnetico e ironico dal quale non si può sfuggire. I suoi occhi attenti sono pronti a cogliere ciò che succede attorno a sé.

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Ma è davvero così? Sembrerebbe proprio di no perché, secondo alcuni ricercatori i volti vinciani guarderebbero leggermente al di fuori dall’angolazione per essere osservati.

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Leonardo però, conoscendo molto bene il meccanismo della visione e la velocità che contraddistingue la vista, è stato in grado di creare queste illusioni ottiche.

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In alcuni fogli del Codice Atlantico, Leonardo scriveva che l’occhio è collegato all’intelletto, luogo deputato per la formulazione dei giudizi, ed è la finestra dell’interiorità.

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Perché sempre un indice alzato?

I segreti nelle opere di Leonardo: Altro elemento che si trova spesso nei dipinti di Leonardo è il dito rivolto verso l’alto. Lo troviamo nel famoso “San Giovanni Battista”, dove il protagonista del dipinto indica il vero maestro alzando l’indice della mano destra.

A Milano tutti in fila per il dito del Battista di Leonardo da Vinci
“San Giovanni Battista” – Dettaglio dell’indice

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Adorazione dei Magi: il capolavoro incompiuto di Leonardo da Vinci

Lo stesso gesto compare nell’”Adorazione dei Magi” del 1481, un’opera incompiuta, dove, alle spalle di Maria, un gruppo di adoratori guarda la scena e uno di loro fa il classico gesto del dito rivolto verso l’alto.

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E ancora, nel cartone preparatorio (custodito a Londra) per “La vergine con il Bambino e sant’Anna” dove Anna mentre guarda intensamente la figlia, alza il dito della mano destra al cielo.

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Ma ancor di più, l’opera che riassume i tanti enigmi di Leonardo è “La Vergine delle roccedove l’angelo racchiude in sé i tre enigmi fondamentali: sguardo-sorriso-indice.

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Una serie di indizi che attira lo sguardo del visitatore e lo conduce alla lettura della scena.  Questo dito alzato ci induce a guardare in modo consapevole e con occhi diversi la scena che si svolge sotto i nostri occhi.

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I paesaggi di Leonardo sono reali?

Ecco un altro enigma a cui tentare di dare una risposta. Spesso i dipinti di Leonardo sono circondati da paesaggi di difficile identificazione. Sembra infatti che siano paesaggi immaginari creati sulla base di ricordi reali dell’artista.

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Con grande capacità ha saputo conciliare paesaggi toscani, umbri e lombardi con un’armonia tale da renderli affascinanti.

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Chi sono i personaggi di Leonardo?

Ancora una volta la “Gioconda” nasconde un altro enigma: chi è la Monna Lisa rappresentata nell’opera? Grazie alla tecnologia è stato possibile esaminare il quadro attraverso i raggi X dimostrando che esistono tre sagome di donna nascoste sotto quella ufficiale che vediamo oggi.

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In effetti Leonardo era poco soddisfatto della sua opera e per molti anni l’ha ritoccata più volte, fino alla sua morte nel 1519. Sembra che il primo ritratto sia iniziato nel 1503 ed era più grande rispetto all’attuale.

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In un secondo ritratto si nota l’aggiunta di molti dettagli come aghi o spilloni per sorreggere l’acconciatura dei capelli ed elementi decorativi a stella. Inoltre ampie cancellature sembrano eseguite indifferentemente con entrambe le mani poiché Leonardo era ambidestro.

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Nel terzo ritratto nascosto, Leonardo avrebbe cancellato e ridisegnato alcuni contorni, stendendo un nuovo strato di fondo. Spariscono spilloni e perle, cambia la cuffia come cambia l’acconciatura dei capelli sulle spalle.

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Eppure queste tre figure non sono ancora sufficienti per individuare il nome del personaggio: secondo quanto riportato da Giorgio Vasari (1511-1564), che è una delle principale fonti di informazioni quando si parla di artisti del Rinascimento, è raffigurata la nobildonna fiorentina Lisa Gherardini (“Monna” che significa “mia signora” e “Lisa”) e moglie di Francesco del Giocondo (quindi la “Gioconda”).

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Altri hanno voluto vedere in questo volto sereno la presunta mamma di Leonardo, Caterina Buti del Vacca. Ancora secondo altri studiosi, dietro questa figura ci sarebbe Salai, ovvero Gian Giacomo Caprotti, giovane allievo e amante di Leonardo.

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L’artista si sarebbe quindi divertito a rappresentarlo vestito da donna, con gli abiti femminili che Salai indossava quando era a casa. Secondo un altro filone di pensiero, la “Gioconda” sarebbe il ritratto di Pacifica Brandani, cortigiana morta subito dopo aver partorito un figlio avuto con Giuliano de’ Medici, ultimo figlio di Lorenzo de’ Medici.

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E chi si nasconde dietro a San Giovanni Battista, uno dei personaggi preferiti da Leonardo che lo raffigura numerose volte in atteggiamenti definiti “eretici”?  

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Un adolescente dal corpo e dall’aspetto efebico, che sembra superare l’identità di genere e che rinvia ad un’anima trasparente dove tutto si fonde in uno spirito senza confini.

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Insomma, Leonardo Da Vinci, il genio dell’arte di tutti i tempi, ha lasciato una traccia indubbiamente straordinaria e misteriosa di sé e dei suoi lavori. Sarà difficile sciogliere i suoi enigmi perché sono stati creati per rendere immortali le sue opere. 

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articolo di: CANTI FRANCA

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