Dipinti Maledetti
Dipinti Maledetti
Dipinti Maledetti: Ben trovati, amici e curiosi dell’arte. Oggi vi voglio raccontare di alcuni dipinti che portano con se maledizioni inquietanti. Che siano reali o solo suggestioni invece, lo lascio decidere a voi.


L’uomo angosciato – Autore sconosciuto
Una vera storia da brividi. Il proprietario del quadro,Sean Robinson, raccontò di averlo ereditato dalla nonna, la quale lo aveva tenuto chiuso a chiave in soffitta per oltre 25 anni. Era stato a sua volta donato alla donna da un amico, ma l’identità di quest’ultimo, come quella dello stesso autore, sono sconosciute.
Pare tuttavia che l’artista si fosse suicidato poco dopo aver ultimato l’opera e che avesse utilizzato pittura mescolata al suo stesso sangue per realizzarlo.
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Comunque sia, Sean Robinson asseriva che la nonna l’abbia tenuto serrato il più lontano possibile perché ne era terrorizzata; non solo, la donna insisteva che si trattasse di un dipinto demoniaco, che da esso provenissero agghiaccianti rumori e che una figura nera avesse iniziato ad aggirarsi per le stanze della sua proprietà non appena l’aveva ricevuto in dono.


Sean invece, che era scettico riguardo al potere maligno dell’oggetto, decisedi appenderlo alla pareti della stanza per gli ospiti del terzo piano della medesima casa, che dalla nonna aveva ereditato al suo trapasso.
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Dipinti Maledetti: Incuriosito poi dagli strani fenomeni occorsi dopo,tra cui l’effettiva comparsa di un’oscura presenza e il diffondersi di pianti e lamenti, decise di riprendere tutto quello che avveniva all’interno della stanza tra la 1.00 e le 5.00 del mattino con una telecamera.
Il secondo giorno, a quanto lui stesso rivelò, il quadro sarebbe caduto da solo, benché saldamente attaccato al muro, intorno alle 3.25. Inoltre, si materializzò dal nulla una nuvola di fumo, seguita da un netto abbassamento della temperatura.
Non si è mai chiarita l’origine di questi fenomeni, ma sicuramente quel quadro porta con sé il male della persona che lo ha creato.
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Le opere senza titolo di Zdzisław Beksiński – Dipinti Maledetti
Tutti Olii su tela di stampo surrealista e distopico, gli inquietanti dipinti di Zdzisław Beksiński raffigurano scheletri dai contorni immateriali, spettri o mostri dai contorni onirici o misteriose apparizioni. L’ex architetto polacco dedicatosi poi alle arti visive era ossessionato da queste dimensioni lugubri popolate da figure demoniache o sofferenti, che traducevano in un emisfero ultraterreno, celato dietro alla realtà sensibile, le angosce che lo attanagliavano.


Ma anche i dipinti contengono l’energia di chi li ha creati.Forse è proprio questo il motivo delle strane situazioni che accadono a chi li guarda.
Secondo una diceria infatti, le sue creazioni sarebbero state maledette e farebbero impazzire chiunque le guardi a lungo, o porterebbero comunque terribili sventure. Ne è un’esempio la sua stessa esistenza, che fu travagliata da più di una tragedia.
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Nel 1998 morì la moglie Zofia e solo un anno dopo il figlio, Tomasz, si suicidò. Tragedie da cui Zdzisław Beksiński non fu mai capace di riprendersi. Da quel momento, l’artista cercò di stare lontano dai riflettori e di condurre un’esistenza solitaria a Varsavia.
Tuttavia, le sciagure non terminarono: anche la sua vita ebbe un tragico e brutale epilogo; nel 2005 il figlio diciannovenne della sua badante, Robert Kupiec, lo pugnalò a morte ripetutamente perché aveva rifiutato di prestargli dei soldi.
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“Il bambino che piange” di Giovanni Bragolin
Bruno Amadio, meglio conosciuto come Giovanni Bragolin, ha dipinto un ciclo di opere “Il bambino che piange” , dei dipinti che portano con loro una triste angoscia, nonostante in prima apparenza possano sembrare semplici e teneri bambini che piangono.
Invece queste opere portano con sé dei misteri. Per esempio sembrano essere completamente immuni al fuoco. Dove sta la maledizione? Beh, pare che il fuoco sia opera dei quadri stessi. Diversi incendi, infatti, sono scoppiati in case dove erano conservate copie dei quadri in questione.
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Le leggende in merito a queste opere e al loro autore si sprecano. Si dice che Bragolin avesse venduto l’anima al diavolo e che per questo i suoi quadri fossero maledetti. Altre storie parlano di come i bambini dell’orfanotrofio, presi a modello da Bragolin, siano morti in un tremendo incendio e che le loro anime si siano trasferite nei quadri.


I più razionali asseriscono che la spiegazione del loro essere ignifughi potrebbe risiedere in un particolare tipo di pittura, resistente al calore e alle fiamme. Chiaramente la logica può spiegare molte cose, ma non tutto. E le vicissitudini accadute non sembrano essere semplici coincidenze.
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Voi invece, da che parte state? Della razionalità e della logica, o del mistero e delle maledizioni che possono nascondere questi quadri?
Articolo di Psiche