10 curiosità su Michelangelo Buonarroti
10 CURIOSITA’ DA SCOPRIRE
Introduzione
10 curiosità su Michelangelo: Oggi attraverseremo la vita del geniale artista Michelangelo Buonarroti, passando per alcune vicissitudini curiose che riguardano lui e la sua arte, dalla nascita alla morte.
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1. ALLEVATO A LATTE E MARMO
Michelangelo è stato scultore, pittore, architetto e poeta. Ma si dice che, tra tutte queste arti, Michelangelo ha sempre prediletto la scultura, anche se nella bottega del Ghirlandaio il giovane artista ha ricevuto una formazione di pittore.
Per questo motivo si racconta che l’artista dicesse di essere stato allevato a latte e marmo, poiché la sua balia era moglie di uno scalpellino.
Lo scalpellino è colui che lavora il marmo e la pietra con uno scalpello, e quindi Michelangelo era cresciuto in una casa dove c’era polvere di marmo ovunque.
Da qui capiamo la forte tendenza dell’artista a essere uno scultore. Infatti, anche nei suoi dipinti e affreschi possiamo sempre notare la sua natura di scultore nella tridimensionalità e nell’anatomia dei soggetti dipinti.
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2. IL CARATTERACCIO DI MICHELANGELO
10 curiosità su Michelangelo: Michelangelo non aveva un buon carattere, anzi tutt’altro: un giorno fece infuriare a tal punto lo scultore Pietro Torrigiano che questi reagì colpendolo violentemente con un pugno, compromettendo così irrimediabilmente i tratti del volto dell’artista.
In un’altra circostanza, di fronte a un cliente (Agnolo Doni) che cercava di pagare meno il dipinto da lui commissionato, Michelangelo perse la pazienza e si riprese indietro la sua opera obbligando l’avaro committente a pagare il doppio della somma pattuita per riaverla indietro (e il cliente, a malincuore, lo assecondò).
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3. LA SOFFERENZA NEL CUORE
10 curiosità su Michelangelo: Michelangelo aveva iniziato a soffrire già a sei anni, quando la madre morì, lasciandolo in balia di un padre violento che non lo capiva e con una schiera di fratelli. Quando divenne famoso cessarono di disprezzarlo e iniziarono a chiedergli e spillargli soldi in grande quantità.
È commovente pensare che questo uomo, che a se stesso non concedeva niente, nemmeno un piccolo capriccio farsi in quattro per cercare di accontentare le richieste della famiglia.
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4. LA TRUFFA
10 curiosità su Michelangelo: Pare che d’accordo con un tale Baldassarre Del Milanese il Buonarroti abbia venduto al cardinal Riario un Cupido dormiente spacciato per un reperto antico, mentre in realtà lo aveva scolpito lui e poi invecchiato fittiziamente per farlo passare come romano.
Il compare lo vendette al cardinale per duecento ducati, una cifra spropositata, ma pare che a Buonarroti nel diede solo trenta.


Ad ogni modo il cardinale, che non era uno sprovveduto, si accorse del tentativo di truffa e rivolle indietro i soldi, salvo però invitare Michelangelo a Roma: uno capace di riprodurre l’antico in quel modo non era da lasciar scappare.
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5. UN PARTICOLARE BLOCCO DI MARMO
Due artisti del Quattrocento, Bernardo Rossellino e Agostino di Duccio, avevano preso un meraviglioso blocco di marmo che stava nel cantiere del Duomo di Firenze e, non essendo esattamente dei geni, lo rovinarono, facendo un buco così grande nella sua parte inferiore da renderlo inutilizzabile.
Così conciato, questo enorme blocco rimase abbandonato per una settantina d’anni, finché Michelangelo non lo adocchiò e ottenne di poterlo adoperare.
Il blocco di cui stiamo parlando era un gigante di 5.50 metri che divenne il mitico David di Michelangelo.
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6. PIEDE DI DAVID
Nel 1991 un piede del David di Michelangelo venne preso a martellate da un folle.
I frammenti di marmo caduti a terra dal secondo dito del piede sinistro della più celebre statua del mondo ruppero una sorta di incantesimo. Non era mai successo infatti fino a quel momento che in un museo fiorentino un capolavoro venisse danneggiato in questo modo e questo aprì un vivace confronto sulla vulnerabilità delle opere d’arte e delle strutture museali, che dovrebbero valorizzarle, ma anche proteggerle al meglio. Per fortuna l’autore del folle gesto fu subito fermato e il danno prontamente riparato.


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7. LA RIVALITA’ CON LEONARDO DA VINCI
l rapporto tra Leonardo e Michelangelo, l’altro grande genio del Rinascimento, fu sempre difficile, i due pare non andassero per niente d’accordo.
Gli elementi che sono alla base della presunta conflittualità potrebbero essere diversi, sicuramente individuabili nel carattere e negli ideali artistici, irrimediabilmente lontani tra i due maestri.
Un episodio abbastanza emblematico della rivalità tra i due maestri è quello che riguarda la collocazione del David di Michelangelo.
Il 25 gennaio del 1504 Leonardo, insieme con artisti e pensatori fiorentini, fece parte della commissione che doveva decidere in quale punto, di piazza della Signoria, fosse meglio posizionare la colossale statua appena scolpita da Michelangelo.
Leonardo, forse spinto dalla rivalità verso il collega, consigliò una posizione nascosta, nella Loggia della Signoria incorniciata da una nicchia.
La sua proposta non ebbe seguito e prevalse l’ipotesi di Filippino Lippi, che prevedeva una posizione di massimo risalto davanti a Palazzo Vecchio, l’edificio più importante della città e centro nevralgico della politica e della vita di Firenze.


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8. L’ARTE SI ELEVA CON MICHELANGELO
Ai tempi di Michelangelo non c’era una netta distinzione tra artisti e artigiani. Solitamente un artista si formava nelle botteghe, in cui i ragazzi pagavano per imparare. Michelangelo venne invece pagato dal Ghirlandaio, che probabilmente capì fin da subito le sue capacità. Si iniziava da lavori più umili, come macinare i colori e aiutare il maestro e poi, poco alla volta, ci si metteva in proprio, una volta terminato il percorso, che era assolutamente tecnico, senza alcuna formazione di tipo umanistico-letterario. Per tutto il Quattrocento gli artisti erano visti come artigiani. Fu proprio con la nuova generazione di Michelangelo e Raffaello che avvenne un cambiamento: i due artisti divennero infatti famosissimi e ricercati dai grandi potenti dell’epoca, provocando un innalzamento sociale fortissimo della figura dell’artista.
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9. IL PESSIMISMO CHE LO ACCOMPAGNO TUTTA LA VITA
La storia ci ha tramandato alcune frasi celebri che sono state attribuite a Michelangelo, pronunciate nel corso della sua lunga e travagliata vita. Fra queste una delle più famose è sicuramente quella che recita: “L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote” e che testimonia il suo pessimismo verso il destino che non gli aveva concesso serenità.
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10. LE ULTIME PAROLE DI MICHELANGELO
Il 18 Febbraio del 1564, la lotta per la vita di Michelangelo finì. Prima di chiudere gli occhi, volle dettare alle poche persone presenti il suo testamento.
Disse semplicemente:
“lascio la mia anima a Dio, il mio corpo alla terra, la mia roba ai parenti più prossimi”.
Con queste parole, terminava la vita di Michelangelo, della sua arte divina e della sua anima incompiuta.
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Di gradevole lettura,e di facile comprensione.
Utile per chi non puo’
dedicare molto tempo
all’apprendimento della storia dell’arte!
Benissimo!👏👏👏
Grazie mille, davvero! Apprezziamo molto!
Grazie, sono uno specialista dei caratteri umani. Saluti.
Su Michelangelo i giudizi non sempre sono esatti e ancor meno lo sono quando lo si accosta a un altro Grande che si chiama Leonardo. Per molti versi entrambi avevano il medesimo Segno che è quello dell’Ariete più marcato in Michelangelo e più Toro in Leonardo. Entrambi avevano il culto del tocco artistico che generava movimento e quello dello spazio: erano diversi ma molto simili e affini al punto che è difficile definire chi fosse più grande dell’altro; nella minuziosità e nel dettaglio Leonardo superava l’altro però nell’insieme e nella configurazione umana Michelangelo lo superava. Un altro dettaglio era fornito dalla mancanza di sintesi di Leonardo, cosa che abbondava in Michelangelo. Una domanda alla quale è difficile rispondere è questa: Chi dei due era il più originale. Erano diversi ma originalissimi.
Ti ringraziamo per il tuo intervento!