Curiosità su Gustav Klimt


Prima di passare alle Curiosità su Gustav Klimt, è giusto parlare della sua carriera
Biografia breve di Gustav Klimt
Gustav Klimt nacque il 14 luglio del 1862 a Baumgarten, un sobborgo di Vienna, da una famiglia modesta. Il padre, un immigrato boemo, era orafo e la madre era un’appassionata di musica lirica.
Secondo di sette fratelli, Gustav, a quattordici anni, frequentò la scuola d’Arte e Mestieri del Museo Austriaco per l’arte e l’industria. Fin dal 1879, insieme ai fratelli Ernst e Georg, intraprese lavori di decorazione. Con il fratello Ernst e Franz Matsch, pittore e scultore austriaco in stile Jugendstil, iniziò a lavorare a progetti di alto prestigio facendosi subito notare negli ambienti artistici viennesi.
Nel 1892 la produzione artistica di Gustav è stata segnata in modo inequivocabile dalla morte del padre e, qualche mese più tardi improvvisamente, anche del fratello Ernst. Nel 1897, Klimt diventa presidente del nuovo movimento artistico della Secessione Viennese il cui obiettivo era creare uno stile diverso da quello accademico introducendo le novità dell’Art Noveau. Ha viaggiato molto e ha tenuto mostre di successo a Parigi, Dresda, Berlino e in Italia. In particolare nel 1903, durante una visita a Ravenna, Klimt rimane colpito dallo stile dei mosaici bizantini inaugurando così il suo periodo “aureo”. Nell’ultima parte della sua vita, Gustav si concentrò soprattutto sul colore rendendolo più acceso e vivace. Morì improvvisamente l’11 gennaio 1918 al ritorno da un viaggio in Romania.


Perché Klimt non faceva autoritratti?
Fra le curiosità su Gustav Klimt, bisogna dire che il pittore non aveva una grande considerazione di sé a tal punto da non aver mai fatto un autoritratto. Pur avendo una vita privata ricoperta da mistero, pensava di essere una persona poco interessante preferendo dipingere le altre persone in modo particolare le donne.
Che lavori ha fatto Gustav Klimt?
La sua carriera artistica inizia come decoratore d’interni ancor prima di diplomarsi in Accademia.
Con il fratello Ernst e l’amico Franz Matsch ha creato “The Company of Artists” uno studio di interior-design che ha riscosso importanti consensi.
Il primo lavoro che lo ha reso poi celebre, riguardava le decorazioni di importanti edifici viennesi. Nel 1890 ha decorato lo scalone d’ingresso del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Consisteva in un ciclo pittorico la cui finalità era quella di far conoscere ai visitatori le più importanti epoche stilistiche dell’arte europea. Visto il grande successo riscosso, gli sono state affidate altre decorazioni come quella molto discussa dell’aula Magna dell’Università di Vienna. Purtroppo questa opera non è mai stata realizzata perché i bozzetti sulle tre facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Filosofia non sono state accettate. Il successivo lavoro è stata un’opera, di ben 24 metri, “Il Fregio di Beethoven”, un dipinto con complessi contenuti simbolici ed esoterici, che si trova nel Palazzo della Secessione Viennese. passiamo alle prossime curiosità su Gustav Klimt!


Perchè Klimt è considerato pornografico?
Tra il 1900 e il 1907, Klimt realizza, su incarico del Ministero dell’Istruzione, una serie di allegorie.
Il tema stabilito era quello della “Vittoria della luce sulle tenebre”, e le tele assegnate a Klimt sono state la “Filosofia”, la “Medicina” e la “Giurisprudenza” mentre al pittore Franz Matsch la “Teologia”.
Nell’opera “Filosofia” su uno sfondo scuro, trapunto di stelle, figure femminili dai corpi nudi aleggiano sulla sinistra della tela, creando un movimento flessuoso e sensuale, a tratti tormentato.
Già questa sua prima idea non ha fatto successo nel cuore dei critici.
Successivamente presenta “Medicina” nella quale ha rappresentato il Fiume della Vita e una giovane donna nuda con un bambino in piedi che identifica la vita. Sempre in questo quadro si vede Igea, figlia di Asclepio, il dio greco della medicina, con un serpente attorno al braccio. Questa ambiguità di vita e morte ha dato molto fastidio ai critici.
Infine nella “Giurisprudenza” è presentato un condannato a morte circondato da tre donne e un mostro marino. Verità, Giustizia e Legge, i temi dei tre quadri, sono stati intesi come figure psico-sessuali e nessuno dei tre dipinti, giudicato come opera pornografica, è stato accettato perché tutti superavano i limiti delle concezioni culturali dell’epoca.


Gustav Klimt ed Egon Schiele
Nel 1907 Schiele, artista austriaco nato nel 1905, trova in Klimt una guida valida per entrare nel mondo dell’arte e fra di loro, nonostante la differenza d’età, nasce un’intensa amicizia legata dalle comuni idee artistiche. I temi che li tenevano uniti erano l’erotismo, la pittura figurativa e la condizione dell’uomo moderno a Vienna. Nel 1913, Schiele compone, con i suoi tipici tratti spigolosi, il famoso ritratto di Gustav Klimt nel suo smoking blu, che sembra sia stato l’unico abbigliamento indossato dall’artista mentre dipingeva. Nel 1917, fondano insieme la Vienna Kunsthalle: un famoso spazio espositivo nato per convincere gli artisti locali ad esporre le proprie opere in patria e a non emigrare.


Chi è il soggetto preferito di Gustav Klimt?
Una delle Curiosità su Gustav Klimt che in pochi conoscono è che il soggetto preferito dal pittore è la figura femminile. Nella sua produzione artistica, Klimt si è divertito a raffigurare le donne in tutte le sue movenze e nella sua bellezza. La sua donna non incarna più le sembianze di un angelo sconfinando i canoni dell’epoca. È una donna consapevole della propria forza seducente e del suo fascino erotico che esercita sull’osservatore sopraelevandosi sulla scena. Un essere fortemente individualista come risulta nell’opera “Giuditta”. Una figura forte ed indipendente alla ricerca di un appagamento personale incorniciata in una chioma rigogliosa. Una donna che si avvicina al mondo della mitologia e delle ninfee.


Che rapporto aveva Klimt con le donne?
Gustav, pur non essendosi mai sposato, ha avuto numerosissime donne di ogni estrazione sociale e, almeno, 14 figli riconosciuti ufficialmente. Modelle e committente diventavano con molta facilità amanti del pittore viennese. Vale la pena ricordare la storia con Adele Bloch-Bauer, figlia di un banchiere e con Alma Mahler che culmina in un bacio pubblico in piazza San Marco a Venezia. Particolare è, invece, il rapporto che ha avuto con Emilie Flöge, stilista viennese, che durò per molto tempo. Il primo incontro avviene nel 1891 quando la sorella Helene sposa Ernst Klimt, fratello di Gustav. Alla morte prematura di Ernst, Klimt si avvicina sempre più alle sorelle Flöge. Numerose sono le testimonianze epistolari della loro relazione amorosa che aveva tutti i tratti di un sentimento vero e puro. Nel ritratto realizzato da Klimt, Emilie assume una posa elegante e seducente. Il suo abito decorato con scollatura quadrata, la rende una “donna-gioiello”.


Perché Klimt utilizzava il cannocchiale?
Senz’altro Klimt è famoso come il pittore dalle forme sensuali ma, all’interno della sua produzione, non mancano i paesaggi e la natura. Gustav, per dipingere i suoi paesaggi, utilizzava spesso il cannocchiale che gli permetteva di inquadrare con estrema precisione il panorama da illustrare. Inoltre l’utilizzo del cannocchiale era un ottimo strumento per cogliere le sfumature dei colori trasformando il paesaggio in un luogo fiabesco fuori dal tempo.
Le opere di Klimt sono state conservate tutte?
Una delle Curiosità su Gustav Klimt più interessanti è che nel 1945 le truppe tedesche in ritirata appiccano un incendio al castello di Immendorf-Austria, dove erano custodite molte opere di Klimt che sono state completamente distrutte. Tra queste opere andate perse, si annoverano anche i dipinti per il soffitto dell’Università di Vienna, “Filosofia, Medicina e Giurisprudenza”.
Com’era la giornata di Klimt?
La vita di Gustav era molto semplice. Conduceva una vita modesta circondato dall’affetto della sua famiglia e, essendo ipocondriaco, era sempre attento a seguire abitudini sane. Ogni sera cenava con i fratelli e si coricava presto. Il suo carattere timido e riservato lo portava ad amare la solitudine e difficilmente frequentava la vita dei salotti. Anche i viaggi non rientravano nelle sue passioni principali.


Chi sono gli amanti del “Il Bacio”?
Non c’è una risposta certa ma, molto probabilmente, incarna la storia d’amore tra il pittore e Emilie Flöge. Ne “Il bacio” il corpo dell’uomo e della donna si fondono in un unico dove la loro differenza traspare nel contrasto delle forme geometriche esaltando la tensione tra rotondo e rettangolare. Rappresenta senza dubbio l’essenza dell’amore, un bacio appassionato in uno spazio avvolto da luce dorata. Gli occhi chiusi della donna ci consegnano un sentimento puro, abbandonato tra le braccia del suo amante nella tenerezza di un bacio che farebbe sognare chiunque. Tutto sembra irreale e indefinito dove anche il paesaggio sembra annullarsi per lasciare spazio ad un’emozione senza parole. È il trionfo dell’amore che si perde nell’estasi della bellezza.
Klimt: il pittore che amava parlare con l’arte per esprimere le sue emozioni nella preziosità dell’oro.
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