Van Gogh – Opere da conoscere assolutamente

Piccolo cenno sulla vita e formazione artistica:


Van Gogh opere: Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 a Zundert, nei Paesi Bassi. è figlio di pastori protestanti. Vincent van Gogh compie studi irregolari e dopo gli studi inizia a lavorare come commesso nella casa d’arte Goupil a l’Aja, poi nelle filiali di Londra e Parigi. Pittura non è ancora nei suoi pensieri.

Decide poi di intraprendere la carriera di predicatore e di missionario, incontrando però ostilità e rifiuti. Nel 1879 inizia a disegnare e a fare qualche schizza a carboncino. Dall’anno seguente questa attività assumerà per lui un ruolo piuttosto importante.

Ridisegna le opere di altri pittori famosi e inoltre esegue studi di figure, soprattutto contadini da cui è ossessionato. Dopo aver preso lezioni di pittura a Bruxelles e a L’Aja inizia a dipingere a partire dal 1881 e decide di dedicare la sua vita alla pittura, in meno di dieci anni di intenso lavoro produrrà un numero molto rilevante di opere, che operarono una profonda rivoluzione nella cultura artistica europea anche se i suoi contemporanei lo odiavano e ritenevano la sua pittura scorretta.

La sua pittura deriva principalmente dal realismo paesaggistico e dai pittori di Barbizon. come sappiamo la sua vita fu molto difficile, colma di tristezza e di depressione la quale lo portava a sfogarsi nell’ alcol.

Durante questi periodi di ubriachezza il pittore si taglio con un rasoio l’ orecchio ma di questo parlo in un altro articolo che puoi cercare nella barra in alto. L’ unica persona che lo sostenne per tutta la vita fu suo fratello Theo, commerciante d’arte.

Vincent Van Gogh: il tormento per il giallo - Focus.it

“Notte stellata” Van Gogh


Van Gogh opere: La notte stellata è sicuramente il dipinto più famoso e amato di Van Gogh e forse anche dell’arte moderna in generale. Venne dipinto a giugno del 1889, un anno prima del suicidio del pittore, dovuto all’allontanamento del fratello Theo.

Rappresenta le prime luci dell’alba del 17 giugno 1889, periodo in cui Van Gogh era ricoverato in un ospedale psichiatrico, più precisamente quello di Saint-Remy de provence.

L’opera non rappresenta altro che la veduta dalla finestra della stanza del pittore. La palette di colori consiste in una grande varietà di blu e azzurri, che vanno risaltare le stelle e le luci del dipinto.

Van Gogh opere

“Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles” Van Gogh


Van Gogh opere: Quest’ olio su tela è stato dipinto nel 1888. I colori caldi che riempiono la zona del caffè sono incentivati anche dall’illuminazione moderna del locale, la quale contribuisce a dare un’aria più confortevole e sicura a questo luogo.

Nonostante la presenza dell’illuminazione artificiale, se si guarda la parte superiore della tela, si nota, con grande facilità il cielo pieno di stelle luminosissime, le quali sembrano quasi che stiano per staccarsi dallo sfondo per risaltare in modo autonomo.

Van Gogh opere

“I mangiatori di patate” Van Gogh


Questo che è uno dei suoi primissimi quadri infatti fi dipinto ad aprile del 1885 quando ancora doveva trovare lo stile che avrebbe contraddistinto le sue future opere.

Con i mangiatori di patate Van Gogh comincia il suo percorso di artista che gli riserverà poche soddisfazioni, le quali arriveranno, purtroppo, solo dopo la sua morte.

Prima di diventare pittore, Vincent voleva dedicarsi alla predicazione della religione fra i meno fortunati. Il suo nobile e forte desiderio era dettato dalla sua educazione: nella sua famiglia la religione aveva un ruolo molto importante ed inoltre Vincent aveva studiato a fondo questo mondo, arrivando a studiare anche teologia. Il quadro rappresenta la povertà dei contadini di quel periodo.

L’opera è ambientata in una stanza di una povera casa di campagna di fine ottocento. Trionfa il degrado della povertà, l’illuminazione è data da un luce debole che illumina la magra tavola su cui poggia un umile vassoio di patate.

Van Gogh opere


I Papaveri – o “Vaso e Fiori”


Si tratta di un’opera del 1887, di Vincent Van Gogh, anche se si discosta leggermente dal suo stile tradizionale. È stata rubata recentemente, nell’agosto del 2010 al Museo Mohamed Mahmoud Khalil al Cairo.

Oggi non si sa più niente di questo dipinto il quale aveva già subito un furto, nello stesso museo, nel 1977. Come mai si discosta dallo stile di Van Gogh? Perché il pittore olandese voleva rendere omaggio ad un pittore che stimava molto: Adolphe Monticelli.

Van Gogh opere

Ecco perché si tagliò l’orecchio:


Ci troviamo nel 1888, due anni prima della morte di Vincent Van Gogh avvenuta nel 1890. La sua situazione psicofisica è instabile, spesso beve ed è estremamente stressato e spaventato che il fratello Theo, una volta sposatosi non potesse più prendersi cura di lui.

Dopo questo piccolo antefatto per capire il contesto, passiamo al motivo vero per il quale Van Gogh si tagliò l’orecchio.
La verità è che per anni il mistero dell’orecchio tagliato di Van Gogh ha dato origine alle teorie più disparate:

alcuni immaginano che il folle gesto sia dovuto alla sua pazzia, altri ancora alla sua amicizia interrotta con Paul Gauguin, infatti secondo gli accademici dell’Università di Amburgo sarebbe stato proprio Gauguin, che divise una casa (la famosa casa gialla) con Van Gogh ad Arles, nel sud della Francia, a tagliargli l’orecchio durante un litigio (Fra la notte del 23-24 Dicembre) per una prostituta di nome Rachel, alla quale Van Gogh dopo regalò poi il suo lobo tagliato.

Questa spiegazione, però, è stata respinta tanto dal museo Van Gogh di Amsterdam. Diciannove mesi dopo essersi volutamente ferito all’orecchio, Van Gogh si sparò un colpo al petto e morì due giorni dopo, a causa delle ferite riportate

Curiosità:


In passato, dipingere era pericoloso e potenzialmente nocivo, poiché i pigmenti e le pitture (soprattutto quelle ad olio) contenevano sostanze piuttosto nocive come ad esempio il piombo. Proprio per questo molti pittori erano malati e morivano in giovane età. Fra le molte altre ipotesi si racconta che i disturbi mentali dell’olandese Van Gogh fossero dovute proprio allo stretto contatto che il pittore aveva con queste sostanze.

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