Tivadar Kosztka – Il vecchio pescatore
Chissà se il titolo del libro di successo dello statunitense Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare del 1952, fu ispirato dal dipinto di Tivadar Csontváry Kosztka, Il vecchio pescatore (Az Öreg Halász in lingua originale) del 1902.
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Ogni modo, discostiamoci dalla letteratura per soffermarci sull’opera del pittore ungherese ed è vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900.


Biografia di Tivadar Kosztka
Il farmacista Tivadar Kosztka racconta che il 13 ottobre 1880, a 27 anni, ebbe una visione mistica in cui vide una luce intensissima e sentì una voce che gli disse: «Sarai il più grande pittore, migliore di Raffaello».
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Questo evento lo segnò a tal punto che, nonostante non fosse in grado di tenere un pennello in mano, prese tutti i soldi che aveva per iniziare un viaggio in l’Europa con l’intento di visitare le più famose gallerie d’arte. Quel viaggio, gli fu d’ispirazione, tanto che, tornato in Ungheria, dipinse più di mille dipinti.
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Kosztka e i contemporanei
Come per molti artisti, anche le opere di Kosztka non furono apprezzate dai contemporanei, complice non tanto i soggetti protagonisti, cupi e misteriosi, piuttosto il modo di vivere del pittore: era vegetariano, contro l’alcool e il fumo, pacifista, bipolare, emarginato e schizofrenico.


Il vecchio pescatore
Come anticipato, Kosztka dipinse questo quadro nel 1902 e lo intitolò Il vecchio pescatore.
Il soggetto, in apparenza semplice, rappresenta quanto dice l’intitolazione, un pescatore, in atto pregante su una barca con dietro uno sfondo di mare calmo.
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A primo impatto sembrerebbe non esserci nulla di anomalo nell’immagine, eccezion fatta per la dissimmetria del viso.
Una scioccante rivelazione
Tivadar Kosztka il vecchio pescatore: Apparentemente, quel dettaglio potrebbe sembrare innocuo. In realtà, vi sono nascosti dettagli e significati molto particolari. Analizziamo l’immagine:
suddividendo idealmente il volto del pescatore in due otteniamo due metà che se riflesse generano
due nuovi quadri con volti e sfondi totalmente diversi e rinnovati.


Da un lato ritroviamo un vecchio che prega sopra una barca su un mare calmo, un’immagine sinonimo di tranquillità, tepore e piacevolezza, quasi un invito a rilassarsi e concedersi una pausa dallo stress quotidiano.


dall’altro canto invece, ci appare una figura di contraria natura, un volto malvagio, diabolico, paragonato a quello di un demone, se non proprio al Maligno. Uno sguardo penetrante che mette soggezione e imbarazzo. Sullo sfondo, una bara nera in un mare in tempesta.
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Tivadar Kosztka il vecchio pescatore significato
Il dipinto di Kosztka del Vecchio Pescatore è un eccezionale esempio del bene e del male
presenti in ogni essere umano, quel dualismo bipolare che ci rende tipicamente volubili.
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Forse, Tivadar Csontváry Kosztka, con quest’opera, ha reso veramente celebre il suo nome, segnando un solco importante tra le pagine della storia dell’arte e non solo, anche del misticismo figurativo.
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Infatti, l’artista ungherese, in questo capolavoro ha compiuto l’impresa di rappresentare emozioni umane opposte in un’unica figura.
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Sicuramente un’opera inquietante, ma al contempo la prova che Kosztka era diventato davvero uno dei migliori pittori, non solo ungheresi ma dell’intero panorama artistico.
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