L’arte digitale: Storia e origini

Storia dell’arte digitale

Arte digitale: L’arte è in continua evoluzione.

Ogni forma di espressione artistica culturale è figlia del suo tempo.

Così con l’utilizzo della tecnologia digitale come parte integrante del processo creativo,

l’artista approccia all’opera d’arte. ecco come è nata l’Arte digitale

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Questa nuova forma d’arte prende il nome di Arte digitale o Computer Art.

Dagli anni ’70 in poi sono state usate varie citazioni da “arte multimediale

per giungere alla più moderna “new media art

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Ma non facciamoci confondere.

Contrariamente a quello che possiamo pensare,

l’arte digitale ha origini lontane dal mondo contemporaneo,

non è un fenomeno legato solo all’attenzione che le è rivolta recentemente.

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Quando nasce l’arte digitale?

Dobbiamo fare un passo indietro di circa 70 anni.

Per comprendere meglio occorre conoscere il contesto storico/culturale

che ha permesso una così grande rivoluzione nel mondo dell’arte.

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Come è nata l’arte digitale?

La Seconda Guerra Mondiale lascia l’Europa in profonda crisi sociale e culturale.

La ricerca artistica si sposta negli Stati Uniti. Con un occhio alle Avanguardie Europee e una spinta

propulsiva al futuro, l’Espressionismo astratto caratterizza la condizione culturale degli Stati Uniti

diffondendosi anche in Europa fra gli anni ’40 e ’50.

La libera espressività è la sola necessità di raccontare

se stessi e il modo attraverso la sperimentazione di una pittura cromatica impetuosa, la commistione di

elementi astratti e figurativi.

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Benjamin Francis Laposky
Benjamin Francis Laposky

Qui si collocano l’americano Benjamin Francis Laposky e il tedesco  Manfred Frank.

Due matematici e programmatori:

entrambi hanno una spiccata sensibilità artistica di gusto fortemente grafico.

Con l’avvento dei primi rudimentali computer e grazie ai loro esperimenti

nel 1950 nasce la Computer Art o Digital Art.

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Prime opere d'arte digitale

Ben Laposky, è anche un disegnatore, prende come riferimento l’estetica del Bauhaus, lavora con

l’oscilloscopio,creando una funzione detta oscillogramma in grado di ottiene una rappresentazione grafica,

variando la lunghezza dei raggi luminosi ottiene le famose “distorsioni”, un chiaro esempio di arte astratta.

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Ben Laposky è’ considerato il padre della computer grafica.

Si da così il via all’Optical Art, un modello di arte astratta

 basata unicamente sullo studio dell’illusione bidimensionale.

Molti artisti contemporanei sono tutt’ora ispirati alla sue primordiali opere.

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Sono gli anni 60 e un altro accademico matematico, studioso di fisica e filosofia,

Georg Nees,  si è cimentato con la Computer Art.

opere d'arte digitale

Ed è proprio grazie a lui che nel 1965, presso la “Galleria di studio del Collegio di Stoccarda”, viene

organizzata la prima mostra di arte digitale, intitolata Computer Graphik.

Gli dobbiamo anche la creazione di disegni e grafiche per la produzione di disegni artistici ed architettonici.

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Il vero e proprio sviluppo della Digital Art comincia a crescere dagli anni ’80, quando il PC  diventa una

tecnologia accessibile ai più.  E’ comunque necessaria una profonda conoscenza del mezzo per favorire e

instaurare nuovi processi di comunicazione e di cultura.

La Digital Art oggi è utilizzata in modo particolare nell’ambito pubblicitario e nell’editoria.

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Cos’è l’Arte digitale?

La tecnologia sta all’arte digitale come la camera ottica stava ai vedutisti?

“La camera ottica o oscura è uno strumento basato sul principio della proiezione

di un’immagine su una superficie attraverso un foro su cui è applicata una lente”

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Nell’arte Digitale Il processo seppur diverso è analogo.

Il monitor e i supporti di stampa prendono il posto della tela, il mouse o la pen tablet

sostituisce il pennello e la tavolozza dei colori si trasforma in una miriade di pixel.

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Attraverso la manipolazione dell’immagine che si modifica, accentuando i colori, smorzando le luminosità,

diminuendo o accentuando i contrasti, trasformando e deformando i contorni, le figure ritagliate si stagliano

su sfondi di ogni tipo. Sovrapponendo architetture si può dar vita a ogni sorta di opera dando a quest’ultima

un significato nuovo, forte, coinvolgente ed emozionante.

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La fotografia scannerizzata che permette il trasferimento dell’immagine

da cartacea a digitale, i software di grafica vettoriale che trasformano l’immagine

in un insieme di figure geometriche caratterizzate da colori e sfumature sono tutti strumenti che permettono

all’arte digitale di imporsi dando modo all’artista di creare

un’opera digitale unica ma riproducibile in mille modi e forme.

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L’artista conferisce all’opera un modo nuovo di essere e al fruitore restituisce

 una nuova idea di approccio con l’arte.

L’artista, con uno studio e un lavoro di conoscenza che ha radici profonde nell’arte, intende creare stati emozionali nuovi, costruendo così nuovi scenari e rinnovando suggestioni profonde.

La spinta e  l’accellerazione nello sviluppo dei software e hardware  ha creato uno sviluppo rapidissimo di questo nuovo modo di fare arte.

Alcuni tra i programmi per permettono tutto questo sono PhotoShop e IPhoto per Mac

e GIMP e Paint per Windows.

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Andy Warhol e l'arte digitale

Andy Warhol

Andy Warhol, con un Computer Commodore Amiga 1000, riuscì a creare opere d’arte digitale.

La cosa curiosa è che nessuno se ne accorse.

Nel 2014 sono state ritrovate negli archivi della Fondazione Warhol 40 dischetti contenenti le riproduzioni digitali di alcuni dei suoi quadri più famosi e altre sperimentazioni in pixel create con un sistema in voga negli anni 80, il Graphicat.

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Che Andy Warhol amasse le nuove tecnologie è storia, il direttore del Warhol Museum ha dichiarato

“Si può solo immaginare cosa avrebbe fatto uno come Warhol con Instagram”.

Musei d'arte digitale

Musei e Digital Art

Ormai da qualche tempo, grazie a questo nuovo modo di concepite e di guardare all’arte

 possiamo fare delle vere e proprie immersione nell’arte.

Con l’avvento di mostre e di musei virtuali.

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 Il Mori Digital Art Museum è il più famoso si trova a Tokio.

Gallerie d'arte digitale

Imponenti proiezioni digitali vi trasporteranno in un turbinio di emozioni fortissime.

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Anche in Europa sono presenti musei dedicati all’arte digitale,

da Parigi a Bordeaux, passando per Zurigo e Roma.

Ora Attendiamo scalpitanti l’apertura del primo

Museo Nazionale di Art Digitale che avrà sede a Milano.

Il progetto è ancora sulla carta, l’inaugurazione è prevista per il 2026.

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