Gerhard Richter

Breve biografia di Gerhard Richter:

Gerhard Richter nasce a Dresda il 9 febbraio 1932, e da bambino trascorre il tempo fra nelle campagne dell’Alta Lusazia (Oberlausitz). Quando ha 16 anni decide di lasciare la scuola per iniziare a lavorare come grafico nel campo della pubblicità e come pittore e disegnatore di scenografie teatrali per poi ritornare, in età più  adulta, agli studi presso l’Accademia d’Arte di Dresda.

Nel 1957 si sposa con Marianne Eufinger e nove anni dopo nasce la sua prima figlia, Betty. Inizia dapprima ad insegnare come professore per poi, nel 1971, diventare professore titolare presso l’Accademia d’Arte di Düsseldorf. Nel 1982 sposa la sua seconda moglie: la scultrice Isa Genzken. Nel 1983, Richter si trasferisce da Düsseldorf a Colonia dove vive tuttora. Suo figlio, Moritz, nasce dalla sua terza moglie, Sabine Moritz, nel 1995, lo stesso anno del loro matrimonio. Un anno dopo nasce la sua seconda figlia avuta dalla terza moglie, Ella Maria.

Come ha iniziato Gerhard Richter?

Richter realizza la sua prima mostra personale di pittura dal titolo originale “Gerhard Richter” nel 1964 alla Galleria Schmela di Düsseldorf. Subito dopo la mostra, che ebbe un discreto successo, la sua carriera spiccò il volo e iniziò ad esporre a Monaco e Berlino e fino ai primi anni settanta espone frequentemente in varie città europee e negli Stati Uniti. La sua quarta retrospettiva in onore dei 40 anni di carriera, anch’essa dal titolo molto originale “Gerhard Richter:

40 Years of Painting” venne curata da Robert Storr, ed ospitata al Museo d’Arte Moderna di New York ( anche chiamato MoMa) nel febbraio del 2002, per poi essere trasferita il altri grandi città come ChicagoSan Francisco (al SFMOMA) e a Washington. Richter ha pubblicato in età matura numerosi cataloghi, monografie, e libri con le sue opere d’arte e con alcune sue note sulla pittura tra cui “La pratica quotidiana della pittura a cura di Hans Ulrich Obrist”. Per la sua attività artistica gli sono stati assegnati negli anni numerosi riconoscimenti e premi. Ancora oggi all’età di 89 anni Richter continua a creare ed esibire i suoi fantastici dipinti.

Vediamo ora alcune delle sue opere significative!

Gerhard Richter

“1024 colori” – Gerhard Richter

Iniziamo con “1024 colori” . Quest’opera del 1973 consiste in una griglia regolare composta da 1.024 rettangoli colorati, divisi da una rete di linee bianche. È alto 32 unità per 32 unità di larghezza ed ogni lato è il doppio di un quadrato. E’ un dipinto evidentemente travolgente che sicuramente regala ai nostri occhi un fantastico effetto cromatico. È molto grande, ha quasi ben cinque metri di diametro, talmente grande che riesce a riempire il campo visivo di chi l’osserva.  Ma Richter cosa vuole dirci con questo dipinto? diciamo che questa distribuzione di colori punta all’indifferenza e all’inutilità delle cose: fa parte della premessa dell’artista che è impossibile combinare i colori in modo significativo.

Gerhard Richter

“Zio Rudy”

L’artista, in quest’opera del 1965 utilizza toni di grigio e nero, proprio come quelli usati nella

fotografia in bianco e nero dei primi anni del 900. Possiamo notare che in questo quadro il suo stile caratteristico è molto accentuato, sembra quasi che qualcosa o qualcuno si passato velocemente davanti all’immagine rendendola sfocata. Tuttavia è un dipinto ad olio che presenta dimensioni piuttosto ridotte,

intime, ed evoca l’atmosfera di un’immagine di un antico album di famiglia (da cui è stata presa l’immagine). Vediamo un giovane sorridente( appunto suo zio Rudy), in posa con addosso un uniforme, sullo sfondo vi è un edificio sconosciuto, che potrebbe essere il cortile di una caserma. Rudolf  (Rudy) Schönfelder, l’uomo del dipinto, era lo zio di Richter, il quale morì poco dopo che fu scattata la foto originale. Sebbene sia presentato come un ritratto, non soddisfa i requisiti di base di uno di questi poichè la figura raffigurata è poco definita, resa così a causa del particolare stile pittorico di Richter: molto sfumato e sbiadito.

“Per me il grigio è benvenuto; è il colore che corrisponde meglio all’indifferenza, al rifiuto di messaggio, all’assenza di opinione e di forma. Ma il grigio – così come l’assenza di forma e tutto il resto – è reale solo come idea e quindi la sola cosa che posso fare è di creare un tono di colore che dovrebbe rivelarsi grigio, ma che non lo è. Il quadro è quindi un insieme di grigi fittizi percepibili come una superficie pittorica.”

“Settembre”

“Settembre” è un dipinto del 2005 e come si può ben vedere rappresenta

un’immagine a un primo sguardo nebulosa“, fino a quando la messa a fuoco di due sagome geometriche rende finalmente chiaro il senso e

il significato del dipinto, e anche il titolo, che non fa casualmente riferimento al noioso mese autunnale ma ad un settembre che ha segnato un passaggio importante della storia contemporanea: quello del 2001. Le opere di Richter, che non sempre sono di facile interpretazione, oscillano fra il figurativo e l’informale, come se alludessero a una realtà e nel contempo, aspirassero a creare una realtà autonoma che potremmo definire parallela. 

Conclusione

Gerhard Richter è sicuramente uno degli artisti più influenti e più

pagati degli ultimi decenni, un artista incredibile che oltre ad essere pittore è anche un abile designer di arredamento, capace di unire legno e vetro dando vita ad incredibili composizioni. Ed ora vogliamo sapere la tua opinione su questo straordinario artista, scrivicela qui sotto in un commento!

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