Damien Hirst: Tutto ciò che devi sapere sull’artista
Breve biografia di Damien Hirst:
Damien Hirst nasce in Inghilterra, più precisamente a Bristol, nel 1965. Passa l’infanzia e l’adolescenza a Leeds per poi, nel 1984, trasferirsi Londra. Dal 1986 al 1989 studia arte al Goldsmith college dopo essere stato respinto precedentemente dal St. Martin. Alla fine degli anni Ottanta, Damien Hirst realizza una gran varietà installazioni, sculture, dipinti e disegni e opere d’arte in generale con l’intento di esplorare la complessa relazione che vi è tra arte, vita e morte. Perchè la morte? Quando era ragazzo l’artista vuole esplorare l’inaccettabilità dell’idea della morte che vince sempre sulla vita. Da questa riflessione anche filosofica, Hirst ci costruirà una grande carriera artistica. Al secondo anno del college da vita e cura “Freeze” una mostra collettiva che sarà punto di lancio per una grande generazione di artisti. Oggi Damien Hirst vive e lavora a Londra. Vediamo alcune sue opere più rappresentative…


“L’impossibilità fisica della morte nella mente di un vivo”
Questa serie di opere del 1991 rappresenta dei corpi di animali, come squali tigre, pecore e mucche (noi ci soffermeremo sullo squalo) che sono imbalsamati e immersi completamente in una sorta di “acquario”. L’ opera consistente in uno squalo tigre di oltre 4 metri posto dentro una vetrina piena di silicone. L’animale è bloccato, fermo che se fosse una fotografia. dalla sua espressione si capisce che sta soffrendo e che è impossibilitato nel movimento, perciò è impossibilitato nella vita. Quest’ opera divenne simbolo dell’arte britannica degli anni novanta. La vendita dell’opera nel 2004 ha reso Hirst l’artista vivente più caro dopo Jasper Johns, artista americano pioniere della Pop Art.


“For the love of God” – Damien Hirst
For the love of God, una scultura piuttosto macabra realizzata nel 2007. Si tratta di un teschio di platino ricavato dal calco di un vero cranio umano appartenuto a un uomo morto all’ età di 37 anni, con i denti originali del cadavere. Il teschio è ricoperto da ben 8.601 diamanti, per un totale di 1.106,18 carati. Sulla fronte, è incastonato un enorme diamante rosa. Perché questo titolo bizzarro? pare sia stato ispirato dalla madre dell’artista, la quale ha commentato questa scultura macabra e inquietante del figlio esclamando scandalizzata: «per l’amor di Dio!» Oggi, For the love of God è valutata 99 milioni di dollari.


“Dipinto delle sostanze controllate” – Damien Hirst
Questa tela è costituita da una griglia di punti di diversi colori, accompagnata da numeri e lettere in ordine alfabetico che sembrano ordinare e schedare la stessa della pittura divisa in punti colorati. Hirst ha detto che ha dipinto solo pochi dei suoi dipinti da solo, dal momento che li ha trovati così noiosi da dipingere che li ha fatti dipingere da alcuni suoi assistenti. Ma la cosa fondamentale di queste opere è la loro chiarezza concettuale che consiste nella potenzialità di realizzare un numero infinito e varietà di dipinti, in base alle dimensioni e al colore dei punti, alle dimensioni e alla forma delle tele, insomma Hirst vuole dirci che con pochi e semplici elementi si possono dare vita ad una miriade di combinazioni. Come Andy Warhol, (che tra l’altro Hirst ammira molto), Hirst ha creato una sorta di fabbrica con assistenti per aiutarlo a realizzare le sue opere d’arte, come Warhol fece creando la Factory. Sempre come Warhol, Hirst mantiene il controllo centrale su ogni sua opera e come veniva prodotta.
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