Cos’è l’arte concettuale?

L’arte concettuale, è più attuale che mai, certo si parla di un movimento artistico nato negli Stati Uniti e poi diffusosi in Europa tra il 1960 e il 1975, rappresentando una ribellione artistica e proponendo allo spettatore di concentrarsi sull’essenza dell’opera. Da qui parte l’arte concettuale che esploreremo con le opere più famose.

Una e tre sedie

L’artista Joseph Cosuth, nel 1965, con l’opera intitolata: Una e tre sedie ruppe gli schemi, una semplice sedia vera, una fotografia della sedia e la stessa parola sedia compongono l’opera, un messaggio che punta a far capire che l’oggetto in qualunque forme lo si propone resta tale. Un minimalismo non solo dell’immagine ma anche della parola. Il movimento concettuale risentì del periodo storico che viveva e della sue influenze letterarie, quali il futurismo e il dadaismo. Guardare al futuro con dinamicità e irriverenza. In seguito si svilupparono delle sotto categorie come ad esempio: l’arte povera.

La venere degli stracci

“La venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto, rappresenta un chiaro esempio di arte povera, cioè opere concrete che rappresentano un messaggio intellettuale, in questo caso l’opera punta il focus sul contrasto dell’eleganza della venere e la povertà del cumulo di abiti vecchi. Salita agli onori della cronaca perchè bruciata da un barbone mentre era esposta a piazza del municipio a Napoli.

The floating piers

Un’altra opera attuale e a noi molto vicina è quella dell’artista Christo che insieme a sua moglie Jeanne Claude nel 2016sul lago d’iseo creò “The floating piers”, un percorso pedonale costituito da 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, che permetteva di camminare sulle acque del lago in modo da poter avere un’esperienza a profondo contatto con la natura. L’artista faceva parte della Land Art, ovvero quando l’arte si intreccia alla natura, ai paesaggi, deserti, boschi per un determinato periodo di tempo. Un messaggio ambientalista.

Yves Klein

La body art, vide come suo precursore l’artista Yves Klein, che negli anni 50′ iniziò a sperimentare il colore sul corpo delle modelle. Una scelta artistica che non vedrà mai il calar del sole, giocare con il colore è insita nella natura umana, lo si vede nei bambini che con le mani intrise di colore lasciano la propria impronta sulla carta o su altri supporti.

Jackson Pollock

Jackson Pollock, con le sue esplosioni cromatiche apportò una ventata di energia, l’arte fu davvero concettuale poichè i suoi quadri rappresentavano il suo sentire la creazione artistica del momento, non poteva replicarli in serie. Espressione astratta del concetto, sentire e non pensare.

teoria delle apparenze

L’opera intitolata: teoria delle apparenze, l’artista Giulio Paolini esprime la sua ribellione nei confronti della società ottusa, concentrata sull’apparire. Sfruttando il concetto della narrative art, parole ed immagini che slegate tra loro esprimono un concetto.

L’arte concettuale ci coinvolge quotidianamente con l’happening ovvero artisti che si incontrano e improvvisano arte e le performance, incontri pianificati che puntano a coinvolgere gli spettatori ovunque siano.

Alberto Sordi portò l’attenzione dell’arte moderna con la famosa scena della signora seduta sulla sedia che viene scambiata per opera d’arte, la forza creativa è libera dalle catene convenzionali, ogni artista può scegliere il mezzo più adatto come :la pittura, la fotografia, la scultura, l’estemporanea ecc… Per altre curiosità e notizie ti invito a visitare il mio blog: www.colorechepassione.blogspot.com

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