I Film di Andy Warhol
I Film di Andy Warhol
Rieccoti su Arte in Breve! Sono contento di rivederti qui! Oggi vorrei parlarti dei “Film” di Andy Warhol, delle pellicole molto particolari che hanno sconvolto il mondo dell’arte in generale e del cinema. Sì, pochi lo sanno ma Andy Warhol, oltre ad essere un pittore (Padre della Pop Art), fotografo, scultore, grafico pubblicitario, era anche un abile regista surrealista delirante.
Prima di iniziare a illustrarti alcuni dei suoi stranissimi film vorrei raccontarti qualcosa della sua vita in una breve biografia!


Breve biografia di Andy Warhol
come abbiamo già accennato prima, Andy è stato un pittore, grafico, illustratore, scultore, sceneggiatore, produttore cinematografico, produttore televisivo, regista, direttore della fotografia e attore statunitense, figura rappresentante del movimento della Pop art e uno dei più influenti artisti del 900’.


Infanzia di Andy Warhol
Andy nasce a Pittsburgh il 6 agosto 1928. Già da piccolo dimostrò il suo talento artistico: a 8 anni , mentre era costretto a letto a causa del Ballo Di San Vito adorava colorare gli album da disegno che gli regalava sua madre, ritagliare le riviste e ascoltare buona musica alla radio, che teneva sempre accanto sul comodino affianco al letto.
Studi di Andy Warhol
Studiò arte pubblicitaria e dopo essersi laureato nel 1949, si trasferisce a New York. La “grande mela” gli offrì subito molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come Vogue e Glamour. Solo dopo si inserì nel mondo della pittura creando la Pop Art.
Bene! Dopo questo piccolo spazio dedicato alla sua vita iniziamo a parlare dei suoi film!
I Film di Andy Warhol
L’interesse di Andy Warhol per il cinema si sviluppa a partire dal 1963, anno in cui l’artista, dopo aver frequentato la cinémathèque di Jonas Mekas e il circuito del New American Cinema, decide di acquistare una cinepresa professionale Bolex 16mm. Warhol inizia così, in un primo periodo, a realizzare cortometraggi e film che si possono definire molto minimali. Tra questi ricordiamo dei grandi titoli come: Sleep, Kiss, Eat, Blow Job, Empire, tutti registrati fra l’inizio del 1963 e il 1965.
Lo stile
I film dell’artista naturalizzato statunitense mostrano prevalentemente movimenti ripetute fino alla nausea, azioni dilatate nel tempo, riprese sempre con una camera fissa e con una solo inquadratura che cambia davvero raramente. Si può dire quindi che a Warhol interessa la composizione dell’immagine che si viene a creare partendo da un unico punto di vista. Questi primi film sono come quadri che, invece di essere appesi, sono proiettati su una parete bianca, e che al posto di essere immobili, si muovono e “respirano”.
I soggetti
I soggetti dei film di Andy Warhol possono essere i più diversi al mondo, L’artista passa dal registrare un uomo che dorme nudo per sette ore, ad un grattacielo nel centro di New York, senza che succeda nulla di che. Fra altri soggetti che Andy utilizza per le sue pellicole possiamo trovare dei semplici volti, drogati e drag queen. Ma perché i suoi film sono così lunghi e apparentemente senza senso? Ce lo spiega il regista stesso:
«Trovo il montaggio troppo stancante […] lascio che la camera funzioni fino a che la pellicola finisce, così posso guardare le persone per come sono veramente.»
(Andy Warhol)
Ecco ora illustrati alcuni dei suoi film più celebri:
WOMEN IN REVOLT – Donne in rivolta
Si tratta di un film piuttosto psichedelico girato nel 1971. Non è nient’altro che una satira del movimento di liberazione delle donne che stava prendendo piede in quel periodo. In” Women in Revolt” c’è la partecipazione della “bomba transessuale” (così definita da Warhol) Jackie Curtis, che nel film interpreta una vergine a cui piace parlare di politica. Fra le altre attrici troviamo Holly Woodlawn, nei panni di una ninfomane che odia gli uomini, ma che li ama allo stesso tempo. Infine troviamo Candy Darling, una ereditiera frigida innamorata del suo stesso fratello. Insieme formano un piccolo gruppo chiamato PIG (Politically Involved Girls) che si ribella contro la discriminazione sessuale, chiacchierando in una cucina e cercando di gestire un clistere. Nulla di più normale no?


TRASH – Pattumiera
SI tratta di un film girato nel 1970, anche questo è interpretato da Holly Woodlawn, con la partecipazione di Joe Dallesandro, Trash, un film molto pesante che racconta un giorno nella vita di Joe, un drogato che abita nelle periferie Newyorkesi, impotente e che combatte il grande risentimento nei confronti della fidanzata Holly. Holly, ne parla insieme di alcune sue amiche nel salotto di casa sua. Joe, invece, perennemente drogato o sempre in cerca di nuove dosi, trascorre la giornata barcollando fra le grandi strade della grande mela, importunando i passanti e chiedendo l’elemosina. Finge addirittura una gravidanza, e infine muore di overdose di fronte ad una coppia di borghesi.
SLEEP – Dormire
Il soggetto di questo film è molto semplice: Andy Warhol decide di riprendere il suo amico John Giorno mentre dorme. Non lo riprende per qualche minuto, per una o due ore ma la durata del film è di ben 5 ore.
In questo caso siamo chiaramente di fronte ad un film di genere astratto-sperimentale, anche molto delirante e surrealista. L’altra particolarità è che il film stesso è del tutto muto, non ci sono suoni o rumori nelle 5 ore di film, forse per non svegliare il concentrato protagonista John Giorno?
David Cronenberg, regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, montatore e scrittore canadese, si è molto interessato al percorso artistico di Andy Warhol e proprio per questo ha provato a dare una spiegazione del perché il padre dell’arte Pop si sia concentrato su un tale soggetto cinematografico, come sua prima opera filmica sperimentale (ricordiamo infatti che la pellicola è del 63’, quindi questo è uno dei suoi primi film).
Cronenberg associa il significato del film nel fatto che Andy era estremamente timido e tra l’altro non amava essere toccato e avere contatti fisici con le altre persone.
Amava ripetere durante le interviste o ad amici che era completamente asessuale, anche se, in diverse dichiarazioni e conferenze cinematografiche, Cronenberg mostra di non prestare assolutamente fede a questa affermazione.
In conclusione si può dire che i film di Warhol non siano proprio per tutti, ma in compenso, ancora oggi incutono una leggera inquietudine e riscuotono una grande curiosità e interesse!