Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico – Spiegazione dell’opera


Descrizione del dipinto “Ettore e Andromaca”
Ettore e Andromaca è un olio su tela di dimensioni 60x 90 centimetri realizzato da Giorgio De Chirico nel 1917, custodito alla Galleria d’Arte Moderna a Roma. Giorgio De Chirico con Ettore e Andromaca rappresenta una scena dell’Iliade reinterpretata in una visione del tutto metafisica e priva di riferimenti realistici.
Prima di passare all’analisi del quadro, però, è necessario sapere la storia di Ettore e Andromaca:
La storia di Ettore e Andromaca
Durante la violenza della guerra di Troia si apre una parentesi di affetto: Il troiano Ettore sta per andare in battaglia ma sua moglie, Andromaca, con in braccio suo figlio Astianatte. La donna esprime l’affetto che prova nei confronti del marito e tenta di far valere i valori della famiglia, cercando di fermare il marito, il quale crede di aver il dovere di seguire l’etica eroica. Andromaca è disperata, che si augura la morte piuttosto che di vivere senza il suo sposo.
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Ettore comprende la disperazione della moglie ma non può venire meno al suo dovere di combattere per i troiani, L’eroe troiano allora pregherà tutti gli dei e li supplicherà di assicurare al figlio Astianatte una vita gloriosa, si augura poi di morire prima di vedere Andromaca schiavizzata dai nemici. Durante il dialogo d’amore e di tristezza che c’è fra i due, il bimbo che Andromaca tiene in braccio piange perché spaventato dal gigante elmo del padre, il quale dopo esserselo tolto bacia il figlio e gli fa tornare il sorriso. Infine mentre i due si stanno per lasciare, divisi dalla guerra, si baciano e si abbracciano ed augurano una vita di gloria a al figlioletto Astianatte.
L’ambientazione del dipinto
Dal quadro di De Chirico di non si riesce a capire dove è ambientata la scena che è del tutto metafisica: ai lati vi sono due elementi rossi poco identificabili mentre la scena è dominata dai due protagonisti i quali, però, vengono rappresentati senza il figlio. L’unico elemento che ci permettere di distinguere i due personaggi è il volto: a destra più mascolino mentre a sinistra più docile e femminile. Il busto è del tutto scomposto e metafisico, sembra quasi un unico elemento nato dall’unione dei due corpi. Tutto ciò rende il quadro malinconico e deprimente, è evidente che i due sposi sanno il loro destino…