Qual è il colore più scuro di sempre?
Tutti ci siamo chiesti quale sia il colore più scuro al mondo, e fino a qualche anno fa abbiamo sempre pensato fosse il nero. Poi è arrivato il Vantablack: il colore più scuro di sempre, superato solo nel 2019 dal Vantablack 2.0 che fece impallidire la versione precedente.
Ora tutti gli amanti del nero e del Gothic Style sperano di poter possedere qualcosa nei loro armadi che sia di questo colore, ma attenzione: assorbe luce e calore!


Il colore più scuro: il costosissimo Vantablack
Nel 2014 nasce il colore più scuro: il prestigioso Vantablack, acronimo di Vertically Alligned Nano Tube Array Black, ed è stato creato dall’azienda britannica Surrey Nano System ed è in grado di assorbire il 99,965% della luce.
In realtà non è un colore vero e proprio ma si tratta di nanotubi di carbonio sottilissimi disposti verticalmente che riescono a catturare la luce assorbendo il calore.
Il carbonio viene lavorato a basse temperature in modo da essere trasferito facilmente su vari prodotti sensibili al calore. L’occhio umano viene ingannato, infatti una volta che l’oggetto è ricoperto da questo colore sembra sparire e noi non riusciamo più a distinguere forma e dimensioni.
Il Vantablack, grazie alla capacità di assorbire la luce, è un colore sfruttato soprattutto in ambito scientifico e astronomico. Le telecamere astronomiche e i telescopi ricoperti di questo materiale diminuiscono l’effetto della “luce sporadica” permettendo una visione migliore.
La BMW nel 2019 stipulò un accordo con la società britannica diventando la prima casa produttrice a utilizzare questo rivestimento per scopi puramente estetici. La X6 è un modello pensato esclusivamente per lo show room: il design è sicuramente accattivante, ma il costo è inaccessibile.
Ma quanto costa il Vantablack? Questo è un vero mistero, infatti la Surrey Nano System si è limitata a dire che è “molto costoso”, inoltre limita e controlla rigidamente le esportazioni.


Anish Kapoor: unico artista a poter usare il Vantablack
Quando la Surrey Nano System dichiarò di aver creato un nero ancora più nero, numerosi artisti vollero possedere questo materiale per poterlo impiegare nelle loro creazioni artistiche.
L’azienda nel giro di poco tempo si trovò sommersa di richieste che non poteva soddisfare, così per porre un freno decise di stipulare un accordo esclusivo con Anish Kapoor, noto scultore britannico di origini indiane.
In un’intervista radio alla BBC dichiarò: “È una sostanza più nera di qualsiasi cosa tu possa immaginare… Così nera che quasi non la vedi… È effettivamente come un dipinto… Immagina uno spazio così buio che quando ci entri perdi il senso di dove sei, cosa sei e soprattutto tutto il senso del tempo. Succede qualcosa al tuo io emotivo e nel disorientamento devi cercare altre risorse”.
Kapoor è attivo a Londra a partire dagli anni ’70 e nelle sue opere si concentra a costruire un continuo legame tra opposti: uomo e donna, luce e ombra, interno ed esterno. Usa il colore in tutta la sua purezza diventando un elemento costante in tutte le sue sculture creando un legame tra oriente e occidente.
Il colore più scuro: sfida tra artisti
Numerosi artisti non condivisero la scelta della Surrey Nano System di concedere solo ad un artista già rinomato la possibilità di usare il colore più scuro. Così il poco noto artista britannico Stuart Semple decise di ribellarsi.
Semple (classe 1980) è un artista britannico strettamente legato a concetti di cultura di massa e popolare. Le sue opere sono spesso tele di grandi dimensioni che ritraggono immagini e testi riuscendo ad unire arte figurativa contemporanea con la Pop Art.
Fortemente contrariato dall’esclusività del Vantablack, nel 2016 creò un colore tutto suo: il rosa più rosa che era una sorta di colore fluo, rendendolo a disposizione di tutti, ad eccezione di Kapoor. Chiunque poteva acquistarlo, purché si accettasse la condizione di non condividerlo con Kapoor.
Tuttavia questo divieto non spaventò l’artista che riuscì ad ottenerne un barattolino e pubblicò sul proprio profilo Instagram una foto provocatoria mostrando il dito medio ricoperto dal colore rosa fluo. Anche se può sembrare un affronto nei confronti del giovane artista, grazie a questa vicenda Semple riuscì ad ottenere una visibilità maggiore.
L’artista voleva comunque un suo nero più nero così riuscì a creare il suo personalissimo Black 3.0. Si tratta semplicemente di una vernice acrilica economica che può tranquillamente essere esportata all’estero. Ovviamente non riesce ad avere la stessa densità del Vantablack, ma in ogni caso risulta molto scura. Così come per gli altri colori, anche il Black 3.0 non è accessibile a Kapoor.


Il colore più scuro al mondo: il Vantablack 2.0
Da pochi anni il MIT (Massachusetts Institute of Technology) ha annunciato di aver scoperto un colore ancora più scuro: il Vantablack 2.0 che è in grado di assorbire il 99,995% della luce.
Gli ingegneri Brian Wardle e Kehang Cui affermarono di non essere alla ricerca di un nuovo nero, ma stavano provando la tecnica dei nanotubi su materiali conduttori di elettricità, per aumentarne la conducibilità elettrica e termica. Scoprirono che l’alluminio unito ai nanotubi è un ottimo conduttore, ma ciò che li colpì maggiormente fu il colore: l’alluminio diventò di un nero mai visto prima.
Per misurare la luce riflessa Brian Wardle contattò Diemut Strebe, artista di origini tedesche ma attiva presso il MIT Center of Art, e nel 2019 crearono un’opera di inestimabile valore: The Redemption of Vanity.
Per realizzarla presero un diamante giallo naturale da 16 carati del valore di 2 milioni di dollari e lo ricoprirono con nanotubi di carbonio, materiale leggerissimo in grado di assorbire tutta la luminosità del diamante.
Il diamante sembrò scomparire e in questo modo l’artista riuscì a dimostrare che il carbonio può essere uno dei materiali più costosi al mondo e allo stesso tempo anche il più scuro.
Ciò che differenzia le due versioni di Vantablack è la diversa composizione dei nanotubi di carbonio, perciò la versione più scura potrà essere accessibile a qualunque artista.
Una piccola rivincita per tutti coloro che volevano usare il prestigiosissimo Vantablack, e chissà come avrà reagito Kapoor scoprendo che ora il suo nero in realtà non è altro che un “nero un po’ più scuro”.
Questo ci fa sperare che più artisti provino a creare opere d’arte utilizzando il nero assoluto.
Articolo di: Elena Bruno