Cattedrale di Notre-Dame: Spiegazione facile
Origini
Cattedrale di Notre-Dame: Sorto su un tempio pagano dedicato a Giove, Notre Dame rappresenta una delle cattedrali più antiche d’Europa. Inizialmente fu dedicata a santo Stefano e si presentava come una basilica a cinque navate separate da colonne marmoree, che sorgeva più a ovest rispetto alla costruzione odierna.
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Successivamente, questa architettura venne quindi sostituita da un’altra dedicata alla Vergine Maria.
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Il tripudio del gotico
Il termine gotico, sorto nel Rinascimento come sinonimo di barbarico e applicato dapprima, e per lungo tempo, esclusivamente all’architettura, è passato poi a designare genericamente il movimento artistico diffusosi verso la metà del XII secolo nella Francia settentrionale, e di là si diffuse rapidamente nei due secoli seguenti in tutta Europa.
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Cattedrale di Notre-Dame: In realtà, nell’arte gotica, l’architettura ebbe un ruolo predominante: questa si oppose alla bloccata e chiusa struttura degli edifici romanici con l’aerea leggerezza ed il vertiginoso slancio verso l’alto delle membrature, ed ai volumi squadrati e compatti, la sottile elasticità dei profili lineari.
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Più tardi, in questo armonico concerto manifatturiero, trovarono terreno fertile tutte le arti: la scultura gremì i portali, i rosoni, i timpani e le guglie con innumerevoli figurazioni in cui, oltre ai temi favolosi o popolari dell’arte romanica, apparvero di più sottile significato mistico ed allegorico.
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Basti pensare ai portali del Giudizio Universale, della Vergine e di Sant’Anna, ma anche all’immenso rosone e alla Galleria dei Re che impreziosiscono la cattedrale.


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In esse alle cifrate, irrealistiche immagini della plastica romanica, si sostituì una ben diversa concezione della figura umana, che assunse caratteri di serena dignità ed una nuova pienezza di vita, così da apparire investita e talvolta quasi consumata dall’ ardore dei suoi più intimi moti spirituali.
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L’invenzione della statua-colonna preannuncia e simboleggia in Francia, questo processo di «umanizzazione del mondo della beatitudine celeste» che individua la civiltà gotica nel più vasto ambito dell’arte medioevale europea.
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Infine, grazie alla geniale applicazione della tecnica della pittura su vetro, celesti immagini apparvero sui finestroni multicolori nell’interno dei duomi.
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La Cattedrale divenne così un microcosmo delle arti, e al tempo stesso, nel suo sistema mirabile di narrazioni e di simboli, una vastissima enciclopedia figurata.
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Notre Dame: la mirabile invenzione architettonica gotica
Cellula germinale della nuova architettura, Notre dame, introduce, con la sua costruzione nel 1163,
la volta ad ogiva: ossia una volta a crociera rafforzata nella sua struttura da una coppia di archi a sesto acuto, od ogive appunto, incrociati e colleganti in diagonale i quattro pilastri angolari.
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Cattedrale di Notre-Dame: La superficie di questa volta viene ad essere così suddivisa in quattro triangoli curvi (dette vele) ricoperti separatamente da materiale leggero; e il suo peso, anziché gravare sul compatto sistema pilastro-muri-contrafforti,
come avveniva nell’architettura romanica, viene raccolto e scaricato sui sostegni angolari, mentre le spinte laterali sono neutralizzate dagli archi rampanti,
puntellati a loro volta su agili contrafforti che, con il loro forte aggetto, scandiscono all’esterno i fianchi e la parte absidale dell’edificio.


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Venuta così meno la funzione statica dei muri, questi possono essere largamente alleggeriti o addirittura sostituiti da grandi finestroni, vere e proprie pareti di luce colorata. Da qui una struttura solida ed agile, tale da consentire,
grazie all’impiego sistematico degli archi a sesto acuto che di tanto diminuiscono le spinte laterali, quegli effetti di dinamismo e di verticalità che furono caratteristici dello spirito gotico.
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La volta ad ogiva, ossia a costoloni, non era in sé una novità, essendo stata precocemente usata in altre fabbriche, come quelle normanne ed armene:
ma solo i costruttori della regione intorno a Parigi l’Ile-de-France a partire dalla metà circa del secolo XII seppero svolgerne con rigorosa coerenza di stile tutte le possibilità, incorporandola in un organico sistema costruttivo che perdurò in Europa fino al principio del ‘500.
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La struttura interna: Notre Dame e dintorni
Cattedrale di Notre-Dame: Nella sua tipologia, l’interno degli edifici religiosi gotici, data la fisionomia ben riconoscibile a tre o a cinque navate (la cattedrale di Notre Dame risponde a quest’ultima caratteristica)
con transetto poco sporgente e deambulatorio, le navate minori proseguono attorno al coro, mentre dall’abside si irradiano cappelle.
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Nella navata mediana la fitta successione delle campate, poco profonde perché rettangolari nel senso della larghezza,
dà luogo ad una selva di pilastri d’imponente effetto, così da richiamare insistentemente l’immagine di una foresta pietrificata.
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Ma in realtà l’inerzia la compattezza della pietra si trasfigurano e quasi si annullano nello slancio vertiginoso delle membrature:
e tutto l’edificio, immerso in una suggestiva e mobile penombra rotta qua e là dai multicolori barbagli di luce delle vetrate,
non è soltanto orientato in profondità, verso la misteriosa lontananza del coro, ma tende altresì verso l’alto con irresistibile moto.
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Da ciò l’alta emotività religiosa di questa architettura, di una bellezza in sé compiuta ed esemplare non meno delle armoniche,
rettilinee strutture del tempio greco classico o della concentrica spazialità degli edifici bizantini.
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La facciata
Cattedrale di Notre-Dame: Esternamente, le cattedrali gotiche, oltre alle sculture-statua,
al rosone, ai trafori, alle gallerie e alle loggette che impreziosiscono le pareti, presentano in genere una facciata racchiusa tra due torri campanarie.
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Queste, sono un incessante zampillare di pinnacoli e guglie,
che unitamente agli archi rampanti, disposti in regolare successione lungo il corpo dell’edificio, ne alleggeriscono e differenziano al massimo grado le strutture, cingendole di un’aerea e trasparente ghirlanda di festoni marmorei.
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I mille volti di Notre Dame: restauri e ristrutturazioni
Cattedrale di Notre-Dame:
Quando si parla di Notre Dame non si possono trascurare i numerosi interventi di varia natura che l’hanno modificata nel corso dei secoli.
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Tra il Rinascimento e il Barocco ad esempio, la cattedrale vide una serie di restauri di entità minore,
secondo i gusti delle varie epoche: decorazioni, monumenti funebri e altari laterali.
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Tra questi è importante citare il primo grande restauro realizzato, alla fine del XVII secolo, quando,
il monarca Luigi XIV, ebbe il suo primo figlio ed erede Luigi Deodato. Su progetto di Robert de Cotte venne costruito un nuovo altare maggiore in stile barocco.
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Altri interventi avvennero nella seconda metà del XVIII secolo e riguardarono, questa volta,
le vetrate policrome del cleristorio, le quali furono sostituite con vetri bianchi per far entrare più luce all’interno della chiesa, ricoprendo anche le pareti con intonaco chiaro.
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Altra modifica degna (o meno, a seconda dei propri pareri) di nota, è quella apportata dall’architetto Jacques-Germain Soufflot,
il quale eliminò dal portale centrale la colonna centrale e parte dell’apparato decorativo della lunetta, per favorire il passaggio delle processioni.
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Durante la Rivoluzione francese, la cattedrale venne devastata: gli oggetti preziosi furono fusi e tutte le statue della facciata, sia quelle della galleria dei Re, sia quelle dei portali, vennero distrutte. Inoltre, fino al 1802, anno in cui con Napoleone, la chiesa tornò ad essere di proprietà pontificia, ospitò anche gli uffici del clero costituzionale.
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Dopo i danni inflitti alla cattedrale durante la Rivoluzione francese,
le sommosse anti-legittimiste del 29 luglio 1830 e del 14 febbraio 1831 e una petizione firmata da vari personaggi illustri,
tra i quali Victor Hugo, Alfred de Vigny e Jean-Auguste-Dominique Ingres, per restaurare il monumento,
venne affidato agli architetti Jean-Baptiste-Antoine Lassus ed Eugène Viollet-le-Duc, per il restauro della cattedrale alle originarie caratteristiche medioevali,
integrando comunque i rifacimenti successivi.
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Tra il 1860 e il 1870, con la riqualificazione urbana della città, di fronte al sagrato della cattedrale, vennero demoliti vari antichi edifici, per costruire l’attuale piazza.
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Nel 1935, l’arcivescovo di Parigi nominò dodici artisti per la realizzazione di ventiquattro vetrate in stile moderno,
che raffiguravano (quelle della navata) ventiquattro santi legati alla città, rimosse poi a seguito una serie di aspre critiche, dovute anche alle differenze stilistiche tra i vari autori.
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L’incarico poi passò a Le Chevallier.
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Negli anni a seguire non ci sono stati interventi o eventi importanti, almeno fino all’incendio del 15 aprile 2019, che ha provocato il collasso della flèche e del tetto, con il crollo del transetto.
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L’elevazione dell’uomo medievale a Dio. Conclusioni.
Cattedrale di Notre-Dame: L’arte gotica, che vede in Notre Dame il suo specchio, va intesa e interpretata sul fondamento di ben diverse premesse spirituali.
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Nell’ordine assoluto, stabilito dalla verità della Rivelazione divina e nell’ambito del grande processo di ascesa dell’uomo,
dalla terra alla divinità che è il motivo dominante della religiosità medioevale, può attraverso di essa inserirsi,
accanto alle immagini di Dio, della Vergine e dei santi, il mondo intero della natura e della sua storia stessa.
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