L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci

L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci

L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci: Questo che vedi è l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, un disegno a inchiostro su carta dimensioni (34,4 x 24,5 cm) del 1490 circa. Oggi è conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Con questo incredibile disegno Leonardo vuole rappresentare il corpo umano con proporzioni e canoni perfetti che sono circoscritti in un cerchio (che rappresenta la perfezione del cielo) e in un quadrato (che rappresenta la perfezione della terra). Siamo nel Giugno 1490 e il genio fiorentino ha la possibilità di conoscere Francesco di Giorgio Martini, ovvero un architetto e pittore. Fu grazie a lui che Leonardo conobbe Vitruvio, architetto e scrittore romano attivo negli ultimi decenni del I secolo a.C.

L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci

Cosa vi è scritto sul foglio? Ecco una versione:

 1 «Vetruvio, architetto, mette nella sua opera d’architectura, chelle misure dell’omo sono dalla natura disstribuite in quessto modo cioè che 4 diti fa 1 palmo, et 4 palmi fa 1 pie, 6 palmi fa un chubito, 4 cubiti fa 1 homo, he 4 chubiti fa 1 passo, he 24 palmi fa 1 homo ecqueste misure son ne’ sua edifiti. Settu apri tanto le gambe chettu chali da chapo 1/14 di tua altez(z)a e apri e alza tanto le bracia che cholle lunge dita tu tochi la linia della somita del chapo, sappi che ‘l cientro delle stremita delle aperte membra fia il bellicho. Ello spatio chessi truova infralle gambe fia triangolo equilatero»

Seconda parte

2 «Tanto apre l’omo nele braccia, quanto ella sua altezza. Dal nasscimento de chapegli al fine di sotto del mento è il decimo dell’altez(z)a del(l)’uomo. Da quel di sotto del mento alla som(m)i-tà del chapo he l’octavo dell’altez(z)a dell’omo. Dal di sopra del petto alla som(m)ità del chapo fia il sexto dell’omo. Dal di so-pra del petto al nasscimento de chapegli fia la settima parte di tutto l’omo. Dalle tette al di sopra del chapo fiala quarta parte dell’omo. La mag(g)iore larg(h)ez(z)a delle spalli chontiene insè [la oct] la quarta parte dell’omo. Dal go-mito alla punta della mano fia la quarta parte dell’omo, da esso gomito al termine della isspalla fia la octava parte d’esso omo; tutta la mano fia la decima parte dell’omo. Il membro virile nasscie nel mez(z)o dell’omo. Il piè fia la sectima parte dell’omo. Dal di sotto del piè al di sotto del ginochio fia la quarta parte dell’omo. Dal di sotto del ginochio al nasscime(n)to del membro fia la quarta parte dell’omo. Le parti chessi truovano infra il mento e ‘l naso e ‘l nasscimento de chapegli e quel de cigli ciasscuno spatio perse essimile alloreche è ‘l terzo del volto»

L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci

Molti pensano che Leonardo riprenda ciò che Vitruvio aveva scritto sulle proporzioni del corpo, invece il genio fiorentino, facendo dei nuovi studi su dei modelli milanesi, cambia le regole e trova nuove proporzioni. Da notare che le diagonali del quadrato si incontrino sull’apparato riproduttore dell’uomo, mentre i raggi del cerchio convergono nel suo ombelico.

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