Leonardo da Vinci, il volo e le invenzioni

L’uomo avrebbe potuto volare ben quattrocento anni prima dei fratelli Wright se soltanto Leonardo avesse avuto a disposizione materiali leggeri tali da rendere funzionanti le macchine volanti da lui disegnate”.

Queste le parole del compianto eclettico storico dell’arte Philippe Daverio riguardo la figura di Leonardo. Un personaggio che sicuramente per le sue caratteristiche si è sempre mostrato all’avanguardia per il suo tempo, definito dalla maggior parte degli studiosi, l’ultimo vero uomo del Rinascimento, dagli svariati talenti, capace di affrontare enormi imprese e soprattutto di cimentarsi in innumerevoli campi del sapere, tutto partendo sempre dalla sua maestra indiscussa: la natura. Ma se Leonardo ha fatto indubbiamente da traino per le generazioni a venire e soprattutto è stato modello ispiratore dei grandi artisti che sono venuti dopo di lui, questo è stato sicuramente dovuto agli accattivanti stimoli che l’artista ha ricevuto nella sua vita, a partire dalla formazione in bottega con Andrea del Verrocchio, fino alle esperienze glamour che regnavano nel Ducato di Milano, o quelle vissute accanto al re Francesco I in Francia, diventato sul finire della sua vita, luogo di rispetto e rifugio per la sua arte. Un uomo insomma che per tutta la vita ha generato capolavori di inestimabile bellezza, conosciuti da chiunque in tutto il mondo e che non possono non essere letti nel contesto in cui si è mosso Leonardo.                                                                                                                                                  La bellezza degli studi che si possono condurre su di lui sta nel fatto che ancora non è stato scoperto al 100% il suo genio e di tutti i migliaia di fogli che ci ha lasciato, ancora gran parte non abbiamo finito di studiarla, perché li, tra quelle pagine piene di scritte e di disegni, ogni punto, ogni virgola, ogni lettera possono voler significare qualcosa che ancora non sappiamo, che ancora non abbiamo scoperto e decifrato. È proprio questo il grande mistero del genio. Ed è un mistero ancora più grande se ci mettiamo a pensare alla nostra contemporaneità.

Lasciando da parte il contesto artistico che è stato sviscerato e studiato sotto ogni punto di vista da sempre, sorge spontanea una domanda: ma se Leonardo avesse vissuto nella nostra epoca, cosa sarebbe accaduto? Proviamo a dare qualche risposta a questa domanda così bizzarra capendo in quali campi si sarebbe potuto dilettare nella società di oggi.

Certo è che probabilmente Leonardo ne avrebbe viste delle belle!

Innanzitutto se pensiamo a Leonardo oggi non possiamo dimenticare che molte delle cose che vediamo nel mondo con ogni probabilità sono state realizzate secondo i suoi disegni. Tutto quello che oggi noi usiamo è stato anticipato da lui: la sua “stampante”, se così la possiamo definire, ad esempio, è la bisnonna della stampante moderna, che noi conosciamo e usiamo tutti i giorni; stessa cosa possiamo dire per bicicletta e per l’orologio. Potremmo quasi immaginarlo Leonardo su un cartellone o in uno spot pubblicitario a Time Square in cui pubblicizza una sua invenzione, magari con uno smartwatch al polso a domandarsi come poterlo migliorare e quanto in là potersi spingere nella perfezione dei dettagli. Sicuramente non sarebbe passato inosservato! Lui il più grande inventore di tutti i tempi, pensava tantissimo e si poneva innumerevoli domande su qualsiasi cosa e a queste tentava sempre di rispondere. Potremmo con assoluta certezza a questo punto, associarlo al mondo digitale, forse lo avremmo visto al fianco di Steve Jobs o di Bill Gates, consigliandoli su come poter fare e quale ingegnose idee inventare.Loimmaginate Leonardo, meticolosissimo fino all’inverosimile, a brevettare i dettagli più tecnologici del nuovo iPhone 11?

Ma Leonardo aveva anche altri talenti e una predisposizione a mettersi in gioco in più campi. Fu senza dubbio un maestro nell’idraulica con contributi sulla sistemazione idrica del Novarese o con studi sul prosciugamento dell’Arno. Scoprì ancora prima di Pascal le leggi sui vasi comunicanti, questo per dire che oggi non sarebbe strano trovarlo a fianco di personaggi che divulgano il loro sapere in maniera alquanto bizzarra, ma sempre al passo con i tempi. Forse lo avremmo visto con grandissimo piacere sui social magari facendo un TikTok come Vincenzo Schettini, docente di 45 anni delle scuole superiori, oramai diventato il guru della fisica conosciuto sui social come @lafisicachecipiace

dove vanta 1,4 milioni di like. Probabilmente insieme avrebbero conquistato il mondo dei giovani con le loro brillanti e stupende storie scientifiche. Perché in fondo la scienza se raccontata in maniera accattivante, interessa tutti e fa parte della nostra vita.

Se sognassimo in grande inoltre, chi non vedrebbe Leonardo in missione assieme alle grandi menti del nostro tempo? Pensiamo a Samantha Cristoforetti, come li vedremmo bene nel prossimo ottobre con Artemis 1 a raggiungere la Luna, quasi un sogno! Sempre che il lancio finalmente sia confermato dopo i continui rimandi e “guai tecnici”. Ce li immaginiamo seduti insieme a sfidare le leggi della gravità e a discutere di cosa fare una volta giunti a destinazione. Farebbero collegamenti tecnici con i loro scompigliati capelli e ci farebbero sicuramente divertire.

Ma spingiamoci più in là… oggi un tema che ci attanaglia in maniera potente è sicuramente legato alla guerra e all’energia. E allora perché no.. se Leonardo fosse qui con noi oggi ci piace pensare che potrebbe darci una mano a risolvere tali problematici nodi, magari creando una macchina che possa in qualche modo convertire l’energia elettrica con fonti rinnovabili. Forse potrebbe collaborare generando monoliti per l’autoproduzione e l’accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili come la luce solare.

Certo è che oggi avrebbe comunque trovato un terreno stimolante e fertile per le sue opere, avrebbe potuto digitalizzare il Codice Atlantico (esempio prezioso di argomenti dalla matematica alla botanica, dalla geologia all’astronomia, oltre che a riflessioni filosofiche di un certo spessore) e renderlo fruibile alle menti più geniali del Pianeta. Perché no, terrebbe lezioni nelle grandi Università Americane, dove orde di ragazzi ascolterebbero le sue lezioni affascinati.   Immaginiamo un Leonardo protagonista della scena mondiale, che malgrado le precarie condizioni di salute che lo avevano afflitto nella sua vita, sarebbe sicuramente riuscito a coinvolgere i giovani e i grandi anche sfidandoli un pò come fece con Michelangelo a Palazzo Vecchio, mettendosi in gioco in mirabolanti opere artistiche e non. Ci parlerebbe di guerra e di come i cannoni li avrebbe inventati ma solo per sperimentare le leggi della natura e degli animali, o di come un guerriero può diventare un’opera d’arte straordinaria, basta saper disegnare e viaggiare con la fantasia.

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